rassegna stampa roma

Roma-Luis Enrique sì «Il progetto mi piace, è questione di ore»

(Gazzetta dello Sport – Catapano/Ricci) Si sbottona, finalmente. «Il progetto della Roma mi piace molto. Anche Guardiola me ne ha parlato benissimo» .

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(Gazzetta dello Sport - Catapano/Ricci) Si sbottona, finalmente. «Il progetto della Roma mi piace molto. Anche Guardiola me ne ha parlato benissimo» .

Oppure «la Roma è un dolce che nessuno troverebbe amaro» . Ma un istante dopo, si riabbottona. «Se ho preso una decisione? No» . Come si dice da queste parti: una botta al cerchio e una alla botte. Intanto, almeno, giura di aver «rifiutato l’offerta dell’Atletico Madrid» .

L'ULTIMO STEP Troppa grazia, Luis Enrique. «Stiamo ancora trattando, nessun problema, nemmeno familiare (si era vociferato che la moglie non volesse trasferirsi in Italia, ndr): mancano solo i dettagli» , rivela l’asturiano. A Roma, forse, si aspettavano che Luis Enrique si sbottonasse completamente. Se lo aspettava Walter Sabatini, che in mattinata aveva trovato con l’agente del tecnico Ferrer Salamanca l’accordo su ingaggio (1,6 milioni netti più premi) e staff: l’asturiano porterà a Roma quattro persone, ci sarà anche il collaboratore tecnico Ivan De La Pena, la sua ombra. Ecco, pure alla luce di quest’ultima concessione, Luis Enrique poteva fare uno sforzo in più, anche con le parole. Abbracciare completamente il progetto Roma, raccontare di averlo scelto senza più riserve. Vorrà dire che lo farà nelle prossime ore, magari già oggi, quando potrebbe sbarcare in Italia per incontrare Sabatini. È l’ultimo step, o almeno tale dovrebbe essere, prima dell’ufficialità: se tutto filerà liscio, domani o martedì la Roma potrà annunciare al mondo Luis Enrique. Sabatini fino all’ultimo si terrà in tasca una carta di riserva (probabilmente né Montella né Deschamps, piuttosto un quarto uomo), da tirare fuori se spunterà un intoppo o una qualche incomprensione. Ma è un’ipotesi in piedi forse solo per eccesso di zelo.

CHE SPETTACOLO Ieri sera, il Barcellona B di Luis Enrique ha esibito un’altra gustosa mostra di gioco offensivo, peraltro seguita in tribuna da un osservatore spedito da Sabatini: 3-2 in casa del Rayo Vallecano già promosso. Mai il filial del club catalano aveva fatto meglio della 6 ª posizione in Segunda, e con lui è arrivato terzo. I tre gol di ieri portano il totale a 85, nuovo record (condiviso col Betis) per la Serie B spagnola. Jonathan Soriano, a segno ieri, è il pichichi dela Segunda con 32 reti e potrebbe anche essere un nome da tenere in considerazione per il ruolo di vice Totti. Il Barça ha già trovato il suo sostituto, Eusebio Sacristan, 7 anni in blaugrana e la Champions vinta a Wembley. Sabatini valuterà, lui e altri giocatori (ieri si è parlato molto di Criscito del Genoa, mentre Preziosi ha dichiarato incedibile Palacio). Solo dopo aver chiuso con Luis Enrique, però. Questione di ore, lo ammette pure lo spagnolo. «È chiaro che la Roma ha bisogno di programmare la sua stagione e una decisione va presa in tempi brevi — dice —. Quanto brevi? Diciamo molto rapidamente» .

PROCESSIONEDiciamo il prima possibile. La Roma deve mettersi in moto, partire, verificare chi mantenere a bordo e chi, invece, può lasciare per strada: De Rossi, Vucinic, Menez, Pizarro sono i primi nomi nell’agenda di Sabatini. Vucinic è corteggiato da Fiorentina, Juventus, Tottenham. Il suo agente, Alessandro Lucci, sa che «la nuova Roma ha un progetto per Mirko» , ma non aspetterà in eterno. «Prima ci incontreremo, meglio sarà per tutti» . Deve avere ancora un pochino di pazienza: Sabatini verrà ufficializzato contestualmente con l’allenatore e allora potrà insediarsi nel suo ufficio a Trigoria, dopodiché comincerà la processione.