(Leggo - F.Balzani) - «Un’altra figuraccia così e me ne vado. Ora fate gli uomini».
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Roma, Lucho spalle al muro
(Leggo – F.Balzani) – «Un’altra figuraccia così e me ne vado. Ora fate gli uomini».
Ieri a Trigoria Luis Enrique non era proprio in vena di auguri pasquali. Il tecnico, a due giorni dal clamoroso ko di Lecce, ha riunito la squadra intorno a sé ed è stato durissimo: le sue urla, in un italiano misto a spagnolo, si sono sentite fin sulla Laurentina. Ancor più arrabbiati di lui sono i dirigenti che finora avevano concesso all’asturiano una fiducia da guiness.
Negli ultimi 3 giorni però qualcosa è cambiato e le certezze sbandierate pubblicamente si sono tramutate in autentici dubbi: il progetto-Lucho è fallito? Una domanda che alberga anche nella testa dei giocatori giallorossi. Baldini ha voluto parlarne con Totti (domenica) mentre Sabatini in settimana incontrerà uno ad uno gli altri calciatori per capire cosa non va. Oltre ai risultati negativi, infatti, è venuta a mancare anche l’armonia di un gruppo che oggi appare diviso in più parti: da una gli argentini, dall’altra i senatori come Totti e Perrotta, poi i giovani. E anche staff tecnico italiano e spagnolo non sembrano più convergere su alcuni punti.
La discontinuità dei risultati, le mancate rimonte e le 9 sconfitte in trasferta, inoltre, evidenziano il mental flop di Llorente, il motivatore dI Lucho. Anche il lavoro del preparatore atletico Cabanellas è sotto accusa visti i tanti infortuni muscolari (21) e i costanti cali fisici. Senza parlare dei disastri della difesa (41 gol subiti) e dalla mancanza di gioco. In un altro club Luis Enrique avrebbe già pagato questi errori con l’esonero, non nella Roma intenzionata a dare fiducia al tecnico almeno fino a fine stagione.
Il futuro però è incerto: i nomi di Bielsa, Pioli e Spalletti restano appetibili senza dimenticare Fulvio Pea (allenatore rivelazione del Sassuolo). Luis Enrique però non è l’unico in bilico. «Nel punto più basso della stagione» a Lecce erano presenti 9 giocatori della nuova gestione. Esclusi Stekelenburg, Borini e Pjanic, tutti i nuovi saranno messi sotto la lente d’ingrandimento in questo finale di stagione.
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