(Il Romanista-D.Giannini)Tre giornate per perdere un primato, per essere un po’ meno unica di quanto la Roma non sia già per storia e tradizione. Un primato del quale tutti, dalla società ai tifosi passando per i giocatori, saranno ben contanti di fare a meno.
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Roma-Lecce, l’asse giusto
(Il Romanista-D.Giannini) Tre giornate per perdere un primato, per essere un po’ meno unica di quanto la Roma non sia già per storia e tradizione. Un primato del quale tutti, dalla società ai tifosi passando per i giocatori, saranno ben...
Se la Roma dovesse riuscire nell’impresa (oggi un po’ meno titanica) di qualificarsi per la Champions del prossimo anno, non potrà più vantarsi di essere l’unica squadra italiana a non aver mai disputato i preliminari della massima competizione calcistica per club. Fino ad oggi, infatti i giallorossi sono sempre entrati dalla porta principale, la prima volta addirittura da Campione d’Italia, insomma come se ci fosse ancora la vecchia Coppa dei Campioni. E poi sono sempre arrivati o secondi (evitando così i preliminari) o oltre il quarto posto. Un fatto unico visto che l’Italia negli anni ha proposto in Champions 10 squadre differenti. Oltre alla Roma, nell’elenco ci sono Milan, Inter, Juventus, Parma, Lazio, Udinese, Fiorentina, Sampdoria e Chievo. Tutte almeno una volta sono dovute passare per i preliminari. Tranne una. La Roma, appunto. C’è però il Napoli, al quale basta un nulla per essere certo del terzo posto e dell’accesso diretto. Insomma, da qui a poco il primato sarebbe stato in condominio. Tanto vale allora lasciar perdere e prendersi questo quarto posto che dieci giorni fa appariva impossibile. Così come sembrava che fosse tutto facile per la Lazio che, dopo 24 minuti, era in vantaggio di un gol e di un uomo contro l’Inter. E invece adesso i biancocelesti rischiano addirittura di rimanere fuori da tutto. Possibile, soprattutto se domenica sera dovessero perdere a Udine.
Venendo scavalcati dai friulani, forse anche dalla Roma, e venendo quasi raggiunti dalla Juventus. Che a questo punto può davvero sperare di fare il colpaccio scavalcando quelle che dovevano essere le uniche tre pretendenti al quarto posto. Sì, la Roma deve guardarsi anche dalla formazione di Delneri, che ha un calendario a dir poco abbordabile: il Chievo in casa (per giunta col vantaggio di sapere già il risultato delle altre), il Parma presumibilmente già salvo fuori, e il Napoli già in vacanza in casa all’ultima. Niente di più facile che la Juve faccia bottino pieno: 9 punti. Ciò significa che la Roma, in svantaggio negli scontri diretti, dovrà farne almeno sette per arrivarle davanti. Ma col rischio di arrivare dietro alle altre due contendenti. Un pareggio col Milan (quello che secondo alcuni acconterebbe tutti) potrebbe dunque essere deleterio, tanto più che poi ci sarà la trasferta di fuoco a Catania dove i 3 punti saranno durissimi da conquistare. E poi l’ultima giornata. Alla quale si spera di arrivare stando davanti almeno a Juventus e Udinese. Perché poi ci si potrebbe preparare ai fuochi d’artificio finali con la Lazio in un incrocio Champions- salvezza da brividi. All’Olimpico arriverà la Samp, i biancocelesti andranno a Lecce in uno stadio di Via Del Mare presumibilmente strapieno per spingere i pugliesi alla salvezza. Roma e Lecce potrebbero fare gioco di squadra, per mettersi dietro Lazio e Samp. Troppo bello? Semplicemente possibile.
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