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Roma, la rivoluzione Usa

(Corriere della Sera-G.Piacentini) Dopo Facebook, Twitter. La «social Roma» americana corre verso il futuro e lo fa attraverso nuovi canali, per arrivare al cuore dei tifosi.

Redazione

(Corriere della Sera-G.Piacentini) Dopo Facebook, Twitter. La «social Roma» americana corre verso il futuro e lo fa attraverso nuovi canali, per arrivare al cuore dei tifosi.

Ieri sera la pagina ufficiale di Facebook contava oltre 40.000 fan, mentre quella di Twitter si è fermata intorno a 4.000, un ottimo risultato considerando la diversa diffusione dei due social network.  E proprio su Twitter, ieri, sono state pubblicate le foto di Erik Lamela che si allena a Trigoria e di Francesco Totti che fa fisioterapia (ha il pollice alto, come a voler rassicurare i tifosi giallorossi) e prova a recuperare in vista del derby. Un recupero che oggi appare molto difficile ma con Totti — ieri Buffon dal ritiro della Nazionale ha dichiarato che «è ancora presto per ammainare una bandiera come Francesco» — non si può mai dare niente per scontato. Fuori dal campo, la giornata di ieri è stata caratterizzata dall'iperattività del nuovo management romanista, concentrato soprattutto sulla questione-stadio, che ha subito un'accelerata dopo l'arrivo a Roma di Sean Barror e Mark Pannes, i due manager del Raptor Fund. In mattinata, a Palazzo Chigi, c'è stato l'incontro con Rocco Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport. Insieme al presidente DiBenedetto c'erano Paolo Fiorentino e l'avvocato Roberto Cappelli, vicepresidente giallorosso. Un appuntamento istituzionale, già programmato da tempo, che è servito ai nuovi proprietari per rendersi conto dello stato dei lavori della legge per la realizzazione degli impianti sportivi, da troppo tempo ferma alla Camera e necessaria per accorciare i tempi della realizzazione dello stadio di proprietà.  Il secondo incontro c'è stato in Comune. Stavolta con DiBenedetto c'erano Joe Tacopina, Pannes, Barror, l'avvocato Baldissoni oltre a James Pallotta. Arrivato nella capitale due giorni fa, prima di ripartire per Zurigo, l'imprenditore americano ha dichiarato aLaRoma24 che «cercheremo di apportare tutte le migliorie per rendere l'Olimpico più funzionale, ma questo non rallenterà il processo per la costruzione del nuovo stadio di proprietà». E proprio di questo si è parlato con Antonio Lucarelli, il capo della segreteria del sindaco Alemanno, che non ha partecipato all'incontro. I manager, in accordo con le istituzioni, stanno cominciando a valutare le aree su cui potrà sorgere il nuovo stadio giallorosso.  Il tour è proseguito nel tardo pomeriggio presso gli uffici del Coni all'interno dell' Olimpico. Senza Pallotta, ma con Fenucci, Andrea Caldoro (responsabile licensing della Soccer Sas) e del manager Shergul Arshad. Si è tornati a parlare della possibilità di sfruttare alcuni spazi dell'Olimpico per aumentare gli introiti della società giallorossa ma anche dello spostamento di alcuni uffici della Roma (amministrativi e commerciali). Oggi si riparte. DiBenedetto parteciperà all'evento Leaders in Football, organizzato dal Chelsea con il ministro dello sport britannico. Tornerà in tempo per il derby.