Roma, la regina del calciomercato

(Il Romanista-D.Giannini) I conti si fanno al 31 agosto, alla chiusura delle trattative. Lì si incoronerà la regina del mercato. Quando il Milan potrebbe piazzare l’ormai conseuto colpo finale ad effetto e magari anche l’Inter potrebbe fare scintille.

Ma un mese lo ha anche la Roma che, come detto chiaramente da Sabatini, ora deve e vuole calare un tris di acquisti tra difesa, centrocampo e attacco.

Insomma se ne vedranno ancora delle belle. Ma già adesso, al 1 agosto, la Roma può essere considerata se non la Regina, per lo meno una principessa. Perché, chi ha fatto meglio? Sì, il Milan ha preso Mexes che, infortunio a parte, andrà ad inserirsi comunque in una difesa che nel mezzo era già forte. E poi? Taiwo, El Shaarawy... insomma niente di trascendentale. Il grande acquisto dell’Inter fino a questo punto è Ricardo Alvarez, che già sta dimostrando che Sabatini ci aveva visto bene. Ma per il resto il grosso delle voci riguardano possibili partenze, su tutte quella di Eto’o. E poi c’è stato il cambio di panchina, affidata a Gasperini. Che se fosse arrivato a Roma sarebbe successo il finimondo. La Juve continua ad alzare molta polvere, tante operazioni sia in entrata sia in uscita. E allora ecco Pirlo, Vidal, Ziegler, Lichtsteiner e il quasi certo Vucinic in un attacco da sfoltire assolutamente. E via Aquilani, Felipe Melo e Sissoko. Sicuri che sia veramente più forte? E poi c’è il Napoli, che per molti è quella che si è mossa meglio sul mercato con gli innesti di Inler, Donadel e Santana. Ottimi colpi, soprattutto il primo.

Ma davvero c’è qualcuno che farebbe a cambio con quelli fin qui messi a segno da Sabatini? Vogliamo ricordarli? Stekelenburg, Heinze, Bojan, Lamela, Josè Angel e Nego. Una bella rivoluzione (oltre a quella portata da Luis Enrique) in una squadra che dopo l’orribile stagione scorsa sembrava davvero averne bisogno. Però, potrebbe obiettare qualcuno, se ne sono andati Mexes, Menez, (quasi) Vucinic e Riise. Ecco perché Sabatini sta andando a prendere altri tre giocatori. Uno per reparto. Per fare con la squadra un po’ quello che DiBenedetto ha promesso per la società: «la Roma è una principessa e ne faremo una Regina».