(Corriere dello Sport – P.Torri) Fate conto che sia stato uno scherzo. Magari di cattivo gusto, comunque uno scherzo. Simon Kjaer non è un giocatore della Roma.
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Roma-Kjaer, affare a rischio
(Corriere dello Sport – P.Torri) Fate conto che sia stato uno scherzo. Magari di cattivo gusto, comunque uno scherzo. Simon Kjaer non è un giocatore della Roma.
Perlomeno non ancora, anche se l’impressione è che non lo sarà almeno per quest’anno. Perché quei dettagli economici che venerdì scorso, dopo le canoniche visite mediche a cui si era sottoposto il giocatore al « Gemelli » , si sono rivelati tuttaltro che dettagli. Del resto nè venerdì, nè ieri, la Roma ha ufficializzato l’acquisto con un comunicato, spiegando come il giocatore avesse avuto il permesso dal Wolfsburg solo per venire a Roma, fare le visite mediche e conoscere l’ambiente giallorosso. Beh, l’ha conosciuto e poi è stato costretto a salutare tutti, imbarcarsi sul primo aereo per la Germania da dove poi ripartirà per rispondere alla convocazione della sua nazionale. RISCATTO -Il nodo pare sia sul diritto di riscatto previsto nel contratto tra Roma e Wolfsburg. Il problema è nato intorno a un doppio fax. O quello del club tedesco non funziona bene, oppure le due società non si erano capite alla perfezione, diciamo così se non altro per evitare di pensare male. Spieghiamo: nella prima bozza di contratto spedita a Trigoria dalla Germania, i termini dell’affare erano sulla base didue milioni per il prestito oneroso più otto milioni per il diritto di riscatto da esercitare tra dodici mesi. Tutto ok, dunque, tanto è vero che il club giallorosso aveva risposto con un fax che confermava tutto. Quindi trattativa conclusa? No. Perché nel nuovo fax arrivato da Wolfsburg, sarebbe comparsa una parola in più, obbligatorio, abbinata al diritto di riscatto. Cosa che non èpiaciuta per niente alla società giallorossa che ha stoppato tutto, con Kjaer, ovviamente, costretto a richiudere la valigia per tornare da dove era partito. C’è anche chi dice che il nodo sarebbe un ulteriore bonus che il Wolfsburg avrebbe inserito nel contratto definitivo. In ognicaso, la questione è che a questo punto l’acquisto del danese è diventato assai più complicato di quello che si pensava sino al giorno prima. SANTON -Ci potrebbe essere anche un’altra lettura di questa vicenda che, senza che si offenda nessuno, è ai limiti del ridicolo. E cioè che la Roma dopo aver dovuto prendere atto, con amarezza, che quest’anno le coppe europee le dovrà vedere davanti al televisore, abbia fatto anche la riflessione che con Burdisso, Juan, Heinze e Cassetti ha comunque coperti i due ruoli di centrale difensivo in un’annata in cui ci saranno da affrontare solo le partite di campionato e coppa Italia. E allora, addio Kjaer. Difficile, infatti, che se non dovesse arrivare, come sembra, il danese, la Roma ora vada a cercare un altro centrale. Semmai potrebbe dirottare le sue attenzioni per un esterno difensivo, in grado, se possibile, di poter giocare su entrambe le fasce. Il nome in questione è quello di Davide Santon. Di sicuro c’è stato un contatto con il procuratore del giocatore, Renzo Contratto, nella serata di giovedì. Il ds Sabatini, infatti, quando ha visto uscire per infortunio Cicinho ha telefonato al procuratore per capire la disponibilità per un eventuale arrivo a Trigoria. La risposta non è stata negativa. Bisognerà ora vedere di trovare un accordo con l’Inter che è pure pronto a dare il giocatore escludendo per ora la formula del prestito.
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