rassegna stampa roma

ROMA-JUVE De Rossi e Aquilani navigano a vista

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) A un certo punto Daniele ed Alberto, a dispetto dell’anno di differenza (1984 e 1983), parevano avere un futuro da siamesi.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) A un certo punto Daniele ed Alberto, a dispetto dell’anno di differenza (1984 e 1983), parevano avere un futuro da siamesi.

Romani, romanisti, cresciuti insieme nelle giovanili respirando lo stesso odore di canfora e sudore, esordio in Serie A a soli due mesi di distanza (2003), sogni così gemelli da potersi specchiare. De Rossi era Volontà &Forza (il sogno di ogni allenatore), Aquilani invece Talento &Sfortuna (la disperazione di ogni allenatore). Titolo facile: il Gladiatore e il Predestinato, perfetti per convivere. La notte del ritorno Poi la storia ha preso un’altra piega. Daniele è diventato Capitan Futuro e Alberto ha preso la valigia per cercare gloria al Liverpool e alla Juve. Stasera, però, Aquilani tornerà a casa, anche se con addosso le stimmate del rivale innamorato della padrona di casa. «Chissà come mi accoglieranno, ma se segno non esulto» , aveva detto pochi giorni fa in Nazionale. Dice di lui Vincenzo Montella: «È un giocatore che per potenzialità è tra i migliori al mondo nel suo ruolo. Talvolta non le ha espresse, perché ha avuto infortuni, ma sta facendo una gran stagione, in Nazionale si sta imponendo ed è importante per tutte le squadre in cui gioca» . Incontro con Marotta A proposito, quale sarà la prossima?

Aquilani alla Juve è in prestito e la prossima settimana il suo manager, Zavaglia, incontrerà Marotta per avere linee guida sul futuro. Essere riscattato (ma con robusto sconto)? Tornare al Liverpool (in cui è cambiato tutto)? Sondare la corte discreta del Milan? Sognare addirittura un ritorno nella nuova Roma? A pochi giorni dalla scoperta della paternità, di sicuro Alberto ha saputo cancellare l’ansia, ritagliandosi un suo accogliente spazio torinese anche grazie all’amicizia dei «romani» Pepe e Storari. La sua compagna, Michela Quattrociocche, prima di Pasqua gli regalerà una figlia e per questo, fino al parto, non si muoverà più dalla Capitale, perché la scelta è già fatta: Aurora nascerà a Roma. Per il trasloco — ovunque sarà— ci sarà tempo.

Quadro &Affetti Più o meno il contrario di quanto è costretto a fare De Rossi, che ha il contratto in scadenza fra un anno e — causa «disagio» — non sa che decisioni prendere dinanzi alla corte di Manchester United e Real Madrid (ieri Wikipedia lo dava già come in forza alle merengue...). Non a caso un gruppo di tifosi in mattinata gli hanno dedicato striscioni in cui veniva implorato di restare, prima di essere «ricevuti» dallo stesso giocatore, a cui è stato donato un quadro della pittrice Lara Lazzari che lo raffigura nell’atto di baciare la maglia. Dice di lui Montella: «Lo vedo in crescita, in passato siamo stati abituati a vederlo su livelli stratosferici ma sono contento di come sta giocando e credo possa migliorare» . Da Ostia a Montesacro Uno stimolo in più lo potrebbe avere dalla Sud, visto che in molti hanno promesso di indossare la sua maglia, la numero 16, proprio in suo onore. Sarà difficile invece vedere casacche col 14 bianconero. Per Alberto l’Olimpico non è più casa sua, ma chissà che, abbracciando Daniele, non riveda in un attimo una storia fatta di Ostia (De Rossi), Montesacro (Aquilani), viaggi in auto e sogni da consumare tra briciole di panini. Tutto bellissimo, ma tutto passato.