(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – La nuova Roma degli americani ha fretta di mettersi al lavoro. Ci sono due passaggi ancora che mancano per poter completare l’operazione di acquisto, l’autorizzazione dell’Antitrust e della Consob, ma DiBenedetto e soci hanno già alcuni progetti su come rilanciare la Roma.
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Roma, il piano per lo stadio
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – La nuova Roma degli americani ha fretta di mettersi al lavoro. Ci sono due passaggi ancora che mancano per poter completare l’operazione di acquisto, l’autorizzazione dell’Antitrust e della...
Il futuro presidente sarà a Roma nella seconda metà di maggio, intanto i suoi uomini stanno setacciando il mercato per trovare una casa che faccia al caso suo. Vuole acquistarla in centro, con l’intenzione di stare a Roma spesso. Gli altri soci americani verranno una volta ogni tanto, ma DiBenedetto sarà spesso nella Capitale. Appena tornerà a Roma farà due visite istituzionali: dal sindaco Alemanno e dal presidente del Coni Petrucci.Subito dopo si presenterà dal presidente della Federcalcio Abete. STADIO - Uno dei progetti sui quali stanno lavorando riguarda lo stadio di proprietà.La legge sui nuovi stadi si è bloccata ed è ferma da anni. Lotito si batte da tempo, DiBenedetto spera di ottenere il via libera a breve. Si pensa a un impianto da cinquantamila posti al massimo. Facilmente raggiungibile, con parcheggi, ristoranti e tutti i confort. In un primo momento era stata individuata l’area di Tor di Valle, dove si trovano i terreni di Luca Parnasi, uno degli imprenditori romani che potrebbe essere interessato ad entrare nella nuova società con una quota di minoranza. Ma negli ultimi giorni dopo la chiusura della trattativa per l’acquisto della Roma, DiBenedetto e soci hanno deciso di puntare altrove. E’ tornata d’attualità la soluzione che era stata già presa in considerazione un paio di anni fa dalla vecchia società. La zona è alla Massimina, sull’Aurelia, vicinissima all’uscita del Grande Raccordo Anulare e dalla fermata del treno a Boccea. Erano già stati eseguiti studi di fattibilità per un nuovo stadio. Non ci sono vincoli. Era stata trovata una tomba antica che restava fuori dal perimetro dell’area interessata. I terreni sono di proprietà di Scarpellini, un imprenditore romano specializzato nel settore immobiliare, ma non costruttore. Gli americani, sull’esempio delle esperienze fatte in questo campo negli Stati Uniti, sono convinti di poter costruire l’impianto in tre anni, dal momento che passa la legge e si ottengono tutti i permessi. COMUNICAZIONE - Tullio Camiglieri, che con la sua società si occupa della comunicazione del gruppo DiBenedetto, è anche esperto di stadi ieri ha detto:«Perchè la Juventus può costruire lo stadio e la Roma no? Il problema è la volontà di farlo e si può costruire in tre anni. Lo stadio della Juventus è una realtà e noi siamo convinti che una nuova realtà debba diventare lo stadio della Roma. Credo che ci sia la volontà della pubblica amministrazione di favorire la realizzazione di questa opera. Soprattutto se lo stadio diventerà un centro da vivere 365 giorni l’anno, offrendo opportunità di occupazione, un’occasione per la comunità con esercizi, centro commerciale e multisala. Deve rappresentare una fonta di occupazione, di serviziediritrovo» .
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