(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) Domani notte la Roma lascia il ritiro dopo il triangolare di Innsbruck ed è già tempo di primi bilanci.
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Roma, il piano di Luis Enrique
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) Domani notte la Roma lascia il ritiro dopo il triangolare di Innsbruck ed è già tempo di primi bilanci.
Luis Enrique ha già dato la sua impronta alla squadra. Metodi di allenamento innovativi, che destano grande curiosità. In questi giorni sono stati a Riscone a seguire il lavoro della squadra giallorossa Serse Cosmi, Marco Lerda e Francesco Conti, il vice di Del Neri, oggi arriverà Arrigo Sacchi. Già nei primi allenamenti si è vista la nuova filosofia del tecnico asturiano, mutuata, non copiata, dal Barcellona. Possesso palla, aggressività nel pressing, terzini che in fase offensiva si travestono da attaccanti. Luis Enrique in questi giorni sta studiando i giocatori a sua disposizione. Dopo una settimana un’idea già se l’è fatta, in attesa dei nuovi acquisti che arriveranno. Ha rivalutato giocatori che sembravano in procinto di andare via.
DIFESA - Cicinho per esempio, in questo momento se la può giocare con Cassetti per un posto da titolare nel ruolo di terzino destro. Al centro della difesa è un cantiere aperto. Juan svolge ancora lavoro differenziato. Heinze è appena arrivato e ha bisogno di allenarsi. Juan e Burdisso in partenza sembrano intoccabili. A sinistra ci sarà Josè Angel Valdes, che nei primi allenamenti ha fatto vedere di avere buone qualità. E’ soprattutto veloce e spinge molto, quello che vuole Luis Enrique. Ma una valida alternativa per entrambi i ruoli di esterno difensivo sarà rappresentata da Rodrigo Taddei, che con la sua duttilità ha conquistato Luis Enrique. E’ in corsa per fare il terzino, ma anche l’intermedio di centrocampo. Prima dell’inizio del ritiro Sabatini aveva parlato con il suo procuratore di una possibile partenza, ma Luis Enrique l’ha bloccata.
CENTROCAMPO - In mezzo saranno in tre. Le chiavi del centrocampo lo spagnolo le ha già consegnate a Daniele De Rossi. Sarà lui il fulcro del gioco, come Xavi lo è nel Barcellona. Deve dettare i ritmi alla squadra e organizzare il possesso palla, l’essenza del gioco di Luis. Passaggi brevi a ritmi frenetici, con la capacità di farsi trovare sempre smarcato. Pizarro, un altro che sembrava avesse la valigia pronta, è tenuto in considerazione dall’allenatore, anche se non ha la gamba per fare l’intermedio e dovrà lasciare il posto di centrale a De Rossi. Ma ci sarà ancora bisogno di lui. E un altro centrocampista che piace a Luis Enrique è Greco. E’ saltato il suo trasferimento al Lecce, che era cosa fatta. Ma in mezzo al campo, con questo organico, un posto è di Perrotta.
ATTACCO - Gli schemi più interessanti provati in allenamento riguardano l’attacco. Luis Enrique giocherà con il 4-3-3, che può essere anche 4-3-1-2 o 4-3-2-1. Dipende dalla posizione di Totti. Il tridente si muoverà secondo un triangolo isoscele. In questi giorni lo spagnolo sta provando Borriello a destra, Totti al centro e Vucinic a sinistra. Il capitano parte da una posizione di trequartista e si butta dentro. Quando lo fa, Borriello e Vucinic, che partono larghi, arretrano alle sue spalle. In pratica, si capovolge il vertice del triangolo. I movimenti richiesti a Totti sono simili a quelli che Messi fa nel Barcellona. Nel reparto offensivo ci sarà abbondanza, soprattutto con gli arrivi di Bojan e Lamela. Dopo la partenza di Menez, per tanti motivi Vucinic sembra fuori dal progetto ed è sempre più sul mercato, nonostante le smentite ufficiali che riguardano il montenegrino. Ma al momento offerte non ce ne sono. Mentre Borriello, che sembra disposto ad accettare la nuova posizione, ha buone chance di restare, in questi primi allenamenti ci mette grande impegno e nelle prime amichevoli ha dimostrato di essere già in buone condizioni.
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