rassegna stampa roma

Roma, i tifosi dicono arabi

(Corriere dello Sport – P.Torri) – Non è stato un plebiscito, ma poco c’è mancato. Almeno a dar retta al sondaggio del nostro sito che chiedeva, a chi deve essere ceduta la Roma?.Risposta A, Angelucci. Risposta B, gli americani....

Redazione

(Corriere dello Sport – P.Torri) - Non è stato un plebiscito, ma poco c’è mancato. Almeno a dar retta al sondaggio del nostro sito che chiedeva,a chi deve essere ceduta la Roma?.Risposta A, Angelucci. Risposta B, gli americani. Risposta C, gli arabi.

Sessantadue votanti su cento, hanno detto Aabar. Ventino­ve, mister DiBenedetto. Meno di no­ve, Tosinvest. E’ stata, insomma, una risposta molto chiara, come del resto era facile intuire per chiunque ieri abbia trascorso la giornata facendo zapping radiofonico passando da una tra­smissione romanista all’altra. Pure lì, una consistente maggio­ranza ha votato con entusiasmo per l’op­zione araba. FASCINO -Del resto era facilmente prevedibile. Il fascino deicammelli da queste parti ha sempre trovato risposte entusiastiche, figlie legitti­me di anni di vacche magre, merca­ti asfittici, cessioni importanti, un futuro mai impronta­to al sorriso. Forse i tifosi sono stati pure un po’ suggestionati da quello che, da qualche anno a que­sta parte, sta acca­dendo all’altra faccia di Manchester, quelCitydello sceicco Mansur (che è tra i principali azio­nisti di Aabar, tra l’altro) che, giusto per ricordare l’ultima operazione di mercato, ha regalato a Roberto Mancini il cartellino di Edin Dzeko, trentasette milioni di euro versati nelle casse del Wolsfburg come se niente fosse. L’equazione è facile fa­cile: se stanno facendo grande il Ci­ty, perché non dovrebbero farlo an­che con la Roma? Non è da esclude­re, inoltre, che stasera allo stadioOlimpico, in occasione della gara di campionato contro il Brescia, i tifo­si facciano sentire la loro voce a proposito delle loro preferenze. FUTURO -Dopo averlo dato per scom­parso, cioè non più interessato al­l’affare Roma, il fondo Aabar si ri­materializzato proprio nel giorno delle offerte vincolanti, consegnan­do la sua offerta che ha avuto anche la forza di scatenare la fantasia e i sogni della tifoseria giallorossa. E’ stata una botta d’entusiasmo che ha coinvolto un po’ tutti. Pure quelli ca­paci di dire tutto e tutto il contrario, gli stessi che fino a poche ore fa inondavano l’etere romano al motto,la Roma non la vuole nessuno, c’è solo Angelucci.La risposta non può che essere un meno male che la vo­leva solo Angelucci. Dopo le novità di queste ultime ore, ora si sta pro­vando il solito giochetto del sostene­re,noi l’avevamo detto,quando in­vece non avevano detto proprio nul­la. Quando sono comparsi gli ameri­cani, via con stelle e strisce, ora che sono ricomparsi gli arabi, ancora via con i cammelli. SCENARI- Anche perché adesso la chimera araba affascina più di qua­lunque altra, senza peraltro che nes­suno cerchi la risposta a una do­manda che dovrebbe essere facile facile da porsi: ma se l’offerta degli americani fosse semplicemente mi­gliore di quella degli arabi? E’ que­sta la risposta chiave per capire il futuro prossimo e lontano della Ro­ma. Unicredit, del resto, in questo senso è stata chiara. La scelta non sarà dettata soltanto dall’aspetto economico, ma conterà nel com­plesso la proposta avanzata da cia­scun pretendente. L’Istituto banca­rio da un pezzo ha capito che sulla Roma non ci si possono permettere troppi giochetti. C’è la necessità, se non addirittura l’obbligo, di garanti­re un futuro importante alla società giallorossa.