(Corriere dello Sport - P.Torri) E’ una certezza: la Roma, la nuova Roma, vuole Abel Hernandez.
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Roma, Hernandez si avvicina
(Corriere dello Sport – P.Torri) E’ una certezza: la Roma, la nuova Roma, vuole Abel Hernandez.
Considerato un giocatore che ha tutte le caratteristiche, a cominciare dalle qualità tecniche, per far parte del nuovo progetto americano. Giovane, classe 1990, ingaggio su cui si può lavorare con grandi margini (al Palermo ha uno stipendio annuale da circa trecentotrentamila euro netti), affamato di vittorie e gloria, emergente, margini di miglioramento che sono sotto gli occhi di tutti: sono le caratteristiche dell’identikit dei giocatori che dovranno arrivare a Trigoria per cominciare a dare corpo a una rifondazione che dovrà essere completata nello spazio di due-tre anni.
PROCURATORE -A dare un’ulteriore conferma del fatto che la nuova Roma è interessata al cartellino dell’uruguaiano, ieri ci ha pensato il suo procuratore italiano, Vincenzo D’Ippolito, da sempre, oltretutto, in buonissimi rapporti con il clib giallorosso:«E’ fondata la voce di un futuro in giallorosso di Hernandez, fermo restando che il giocatore sta benissimo a Palermo e che, comunque, qualsiasi decisione spetta al presidente Zamparini. E’ chiaro, peraltro, che con Walter Sabatini destinato ad andare alla Roma, è normale fare un’associazione di idee con Hernandez visto che è stato proprio Sabatini a volerlo e prenderlo». Le premesse, insomma, pare proprio ci siano tutte. Anche se, si sa, sul mercato un conto è dirle le cose, tutta un’altra storia è farle. Intanto c’è la quotazione del cartellino che da Palermo fanno sapere essere intorno ai venti milioni di euro. Cartellino, peraltro, che pur essendo di proprietà al cento per cento del club siciliano sulle carte federali, in realtà, con una scrittura privata è di Zamparini al sessanta per cento, il restante quaranta è ancora del Penarol. Come dire, insomma, che la società uruguaiana incasserà quattro euro ogni dieci sull’eventuale cessione del giocatore. Cosa che per certi versi potrebbe fare anche il gioco della Roma nel suo desiderio di portare l’uruguaiano a Trigoria. La Roma, di sicuro, a breve farà un tentativo per verificare la possibilità di aprire concretamente una trattativa. Difficile che possa pagare venti milioni cash, ma se ci sarà lo spazio per un’offerta da dodici-tredici milioni più il cartellino di un giocatore (si fa il nome di Bertolacci, attualmente in prestito al Lecce), l’affare potrà essere portato a termine.
NEYMAR - Per il reparto offensivo della prossima Roma, qualche novità è più che prevedibile. Intanto perché Menez, a meno di clamorose sorprese, a fine stagione saluterà e probabilmente si accaserà in Premier. Tra i nomi che si fanno, sottovoce, per il futuro giallorosso, c’è anche quello di Neymar. Sì, il gioiello del Santos, classe 1992, nazionale brasiliano, uno che tutti gli addetti ai lavori considerano un autentico fenomeno, destinato a una carriera da numero uno. E questo, inevitabilmente, vuole dire che sia al centro dell’interesse dei club europei più prestigiosi con la conseguenza che la sua quotazione non è inferiore ai trentacinque milioni di euro. C’è da dire che il ragazzo a chi lo rappresenta in Italia ha confessato di avere una preferenza per la Roma, tanto è vero che avrebbe chiesto di avere una maglia di Totti autografata. La Roma lo sa, ma è pure consapevole che un investimento come quello per Neymar sarebbe possibile solo dopo aver incassato almeno altrettantodalle cessioni.
VUCINIC - Per rimanere nell’ambito degli attaccanti, ci sono da registrare le dichiarazioni di Alessandro Lucci, procuratore di Mirko Vucinic. Il montenegrino, nel gennaio scorso, aveva chiesto di essere ceduto. Ora però pare che le cose siano un po’ cambiate:«Vucinic sta bene a Roma. A gennaio chiese di essere ceduto per motivi extracalcistici, ora non c’è nessuna volontà di andare via». Meglio così.
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