(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Chissà se gli scommettitori avevano pensato anche a questo: riuscirà la Roma a segnare un gol da fuori area prima della fine della stagione?
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Roma, gol per tutti. Gago e Pjanic
(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Chissà se gli scommettitori avevano pensato anche a questo: riuscirà la Roma a segnare un gol da fuori area prima della fine della stagione?
La quota sarebbe stata altissima, e ancor più alta quella che assegnavano a Gago — due gol in carriera (uno col Boca, uno col Real Madrid) — la rete «straordinaria». Invece il miracolo c'è stato: dopo 204 giorni (Bari-Roma 2-3) il gol da oltre i sedici metri è arrivato, segnato proprio l'ex madridista. La «prima» di Gago La prodezza dell'argentino (complice anche uno Julio Sergio non impeccabile) ha avuto la meritata vetrina, che il protagonista ha commentato così: «La nostra idea è arrivare il più in alto possibile, ma pensare allo scudetto è prematuro. In ogni caso, io non trovo grandi differenze fra il calcio italiano e quello spagnolo: occorre solo un campo ed un pallone». La «prima» di Pjanic È ciò che occorre anche a Pjanic per brillare, ancora più da domenica sera, visto che è riuscito anche lui a segnare il suo primo gol in giallorosso.
«Il nostro obiettivo è quello di arrivare almeno terzi per poter giocare la prossima Champions e io spero di contribuire con tanti gol. Ho avuto una settimana difficile per l'eliminazione della mia Nazionale (la Bosnia, ndr) dall'Europeo, ma guardo avanti». Una cosa comunque va sottolineata: se è vero che i gol da fuori area fanno poco parte della filosofia di Luis Enrique, di sicuro le reti dei centrocampisti in questa Roma non sono una rarità. Oltre a Gago e Pjanic, infatti, sono già andati in gol anche Perrotta, De Rossi e Simplicio, segno che in tutto questo c'è poco di casuale. Società La Cina è vicina? «Abbiamo contatti con un fondo sovrano cinese per cedere un 20% della nostra quota — dice a Gr Parlamento Paolo Fiorentino, vice d.g. di UniCredit —. Noi e gli statunitensi vogliamo una Roma sempre più forte. Gli italiani? Volevano una gestione tradizionale. Le scelte diverse dalle americane erano così improbabili che mi sono preso la responsabilità di cassarle in maniera ruvida. Lo stipendio di DiBenedetto? C'è una retribuzione di tutto il consiglio. Abbiamo stabilito una cornice ma non quale sarà l'ammontare».
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