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Roma, Garcia a cena con Benatia. Ma le parti restano distanti

Il tecnico ha visto il difensore in un locale della Capitale, le posizioni restano invariate. Il giocatore convinto di meritare il raddoppio dell'ingaggio, la società che non è disposta a spingersi oltre un robusto aumento.

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Tra Benatia e Roma è il momento dell'arrivederci. Arrivederci in ritiro, si intende. Perché il difensore marocchino, che in questi giorni era rimasto a Roma per completare il trasloco nella sua nuova casa a Casal Palocco, partirà a breve per le vacanze con la famiglia. La distanza con il club resta, ma il momento giusto per tornare a parlare del futuro è lontano: a meno che qualcuno, nel frattempo, non si presenti con i 61 milioni che chiede Sabatini. Magari ne basterebbero meno, tra poco in fondo è tempo di saldi.

Appuntamento in ritiro. Anche questo si sono detti ieri sera in un noto locale di Casal Palocco Mehdi Benatia e Rudi Garcia. Una seconda cena, dopo quella del giorno prima tra il difensore e il vice del tecnico, Bompard, per salutarsi, approfittando della concomitanza nella capitale. Tra Benatia e Garcia, in fondo, il rapporto è stretto grazie alla lingua comune e a frequentazioni simili (a entrambi non piace molto allontanarsi dal quartiere residenziale sulla Colombo). E il tecnico gli ha dato appuntamento per il raduno estivo a Trigoria. D'altronde i grandi club interessati a prenderlo di cui parlava lo stesso Benatia nella celebre intervista dal ritiro della nazionale marocchina non hanno ancora bussato concretamente: del City l'unica offerta pervenuta, circa 20 milioni, e rigettata con sdegno dai dirigenti romanisti. Il Bayern ha mosso un sondaggio tramite intermediari ventilando proposte analoghe, prima di dirottare il proprio interesse su Garay (accordo fatto, la firma dopo i Mondiali). Il City aspetta, il Barça tratta Marquinhos e il Chelsea è appeso a Mangala, valutato 20 milioni e contattato anche dalla Roma che lo considera la prima scelta nel caso partisse Mehdi.

Presto comunque per parlare di riavvicinamento con il club giallorosso: il difensore e la Roma, per ora, (non) si sono salutati, con appuntamento tacito per la metà di luglio, alla ripresa degli allenamenti. E tantomeno si è fatto vivo l'agente Sissoko, con cui i rapporti sono ai minimi termini. Ognuno però resta sulle sue posizioni: da una parte il difensore convinto di meritare a fronte di una promessa di Sabatini un aumento del 100 per cento dello stipendio da 1,2 milioni. Dall'altra la Roma che sarebbe arrivata a offrirgli 1,950 mila euro a stagione più premi e continua a ritenere la proposta più che dignitosa. E l'unica concreta nelle mani del giocatore. A meno che qualcuno non chiami per averlo dopo i Mondiali. Ovviamente alle condizioni della società, che ha un contratto con il giocatore per altri 4 anni: "Il prezzo di Benatia lo sanno tutti", sbuffa da Trigoria Sabatini, alludendo ai 61 milioni di cui parlò in conferenza stampa. Arrivasse qualcuno con un'offerta da 40, però, ci vorrebbe un certo coraggio a dirgli di no.