(Leggo-F.Balzani) Le papere di Juan, l’espulsione di Julio Sergio, il gol dell’ex-Guberti e il volto scurissimo di capitan Totti. La Roma esce da Marassi con le ossa rotte. Cominciamo dal finale, ad alta tensione.
rassegna stampa roma
Roma e Totti, doppia rabbia
(Leggo-F.Balzani) Le papere di Juan, l’espulsione di Julio Sergio, il gol dell’ex-Guberti e il volto scurissimo di capitan Totti. La Roma esce da Marassi con le ossa rotte. Cominciamo dal finale, ad alta tensione.
Con la Roma sotto di un gol e a tempo ormai scaduto, Ranieri decide di far entrare Totti, l’escluso di lusso. Il capitano si sente preso in giro e sbotta: «Ma dai, la partita è finita!». Ranieri insiste: «Mi serve una tua giocata». Totti si toglie la tuta, ma il suo volto è tutto un programma. Si gira verso la panchina e ride: «Sta pe’ comincia’ la partita, famme sbriga’». Un sorriso triste, amarissimo in uno stadio che pochi mesi fa gli aveva tributato una standing ovation. Il capitano entra, litiga con Palombo e torna di corsa negli spogliatoi al fischio finale. Cambio beffa? No, secondo Ranieri: «Ma quale mancanza di rispetto! Semmai il contrario. Ho sempre detto ai miei giocatori che bisogna lottare fino all’ultimo e anche io lo faccio». Totti, invece, ha preferito non parlare. Davanti ai microfoni c’era Juan, protagonista in negativo della giornata con due errori madornali che hanno consegnato la vittoria alla Samp. «Ho perso solo io, perdonatemi». Scuse dovute, ma che non restituiscono i tre punti alla Roma in una giornata in cui i giallorossi potevano superare la Lazio e avvicinare il Milan.
La Roma, infatti, si era portata in vantaggio grazie a un gran gol di Vucinic e nel primo tempo ha sfiorato più volte il raddoppio. L’infortunio muscolare di Mexes ha cambiato tutto. Il francese è rimasto infatti negli spogliatoi su consiglio dello staff sanitario. Al suo posto Juan, di certo non l’ultimo arrivato. Dopo 10 minuti, però, ecco il patatrac: retropassaggio suicida del brasiliano sfruttato prontamente da Palombo che veniva travolto in area da Julio Sergio: rigore ed espulsione. Mentre Pozzi realizzava dal dischetto, Ranieri toglieva Menez. Senza il francese e in inferiorità numerica, la Roma ha smesso di essere pericolosa pensando unicamente a difendere il pareggio. Il fortino giallorosso ha retto fino a dieci minuti dalla fine. Fino al secondo regalo di Juan: a venti centimetri dalla porta, il difensore ha ciccato un pallone, finito poi sui piedi di Guberti. Gol dell’ex e rimonta completata. L’ennesima
© RIPRODUZIONE RISERVATA