rassegna stampa roma

Roma e l’Italia con De Rossi

(Il Romanista – G.Dell’Artri) «Daniele l’ho chiamato ieri dopo la partita, ho pensato fosse il momento migliore». Cesare Prandelli non lascia solo Daniele De Rossi nel momento del bisogno.

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(Il Romanista - G.Dell'Artri) «Daniele l’ho chiamato ieri dopo la partita, ho pensato fosse il momento migliore». Cesare Prandelli non lascia solo Daniele De Rossi nel momento del bisogno.

Il ct azzurro non è stato il primo della lista ad esprimere tutta la sua solidarietà per il modo in cui il nome del centrocampista della Roma e della Nazionale è stato sbattuto sulle prime pagine dei giornali associandolo all’inchiesta sul calcioscommesse. No, Prandelli non è stato il primo, è stato anticipato dal procuratore di Cremona che ha parlato di "sciocchezza" escludendo che De Rossi sia in alcun modo coinvolto nella vicenda. Ma anche da tutto il mondo dello sport e della politica, oltre che da milioni di tifosi romanisti che non hanno dubitato neppure un istante di lui. Eppure la presa di posizione del commissario tecnico è importante, e di certo avrà fatto piacere a Daniele. «Dopo la partita abbiamo pensato che era il momento giusto per sentire Daniele e lo abbiamo fatto - ha detto ieri Prandelli -. All’inizio era frastornato, era contento per la telefonata ed emozionato. Ci siamo solo salutati e detto un arrivederci».

Come a dire che le porte dell’azzurro per lui non sono semplicemente aperte, ma spalancate. Ed è già qualcosa in questo momento di rabbia. Come importanti sono anche le parole arrivate dai suoi compagni di Nazionale. In particolar modo da Buffon che non ha usato mezzi termini: «Solo perché uno ha un nome così altisonante, hanno voluto metterlo in prima pagina. A volte si manca di rispetto. Prima di sputtanare bisogna pensarci. Se l’ho sentito? Ancora no. Avrei voluto messaggiarmi con lui, ma ho voluto aspettare un giorno o due. Lele lo aspettiamo a braccia aperte e sono convinto che entro poco tornerà in azzurro». E intanto continuano a far sentire a De Rossi il loro affetto tutti i romanisti. Quelli che scrivono al nostro giornale via Facebook e quelli silenziosi che vorrebbero vederlo in campo per esprimere il loro amore. Insomma tutti.

Un sentimento comune, che poi è quello espresso dai Roma Club. «L’Associazione Italiana Roma Club, desidera esprimere tutta la propria solidarietà e vicinanza all’uomo Daniele De Rossi - si legge in un comunicato dell’AIRC - prima ancora che al calciatore, in virtù delle ignobili illazioni apparse su alcuni organi di stampa a proposito dell’inchiesta in corso presso la procura di Cremona. L’A.I.R.C. ribadisce tutta la propria stima a Daniele, le cui doti umane e morali sono note a tutti ed auspica con tutto il cuore che possa prolungare al più presto il suo rapporto con l’A.S. Roma, così da diventare la futura bandiera giallorossa».

Fabrizio Grassetti, presidente dell’Unione Tifosi Romanisti parla invece di "vigliaccata". «Non appena sentita la notizia non c’è stata una sola persona che abbia avuto dubbi sulla completa e assoluta estraneità di Daniele ai fatti in questione - ha spiegato al nostro giornale -. Nessuno ha alcun dubbio sulla sua lealtà. Quanto gli è stato fatto è una vigliaccata. Siamo vicini a capitan futuro che è un ragazzo intelligentissimo e che fa del campo una ragione di vita. Lo ripeto, la cosa che mi ha maggiormente colpito è che nessuno di quelli che hanno sentito la notizia ha minimamente ipotizzato un suo coinvolgimento. Nessuno che abbia detto: “Mah, chissa?”. Nessuno. De Rossi è forte, reagirà anche a questa cosa vergognosa che è stata fatta nei suoi confronti».