rassegna stampa roma

Roma e Lazio stavolta hanno un solo obiettivo: vincere

(Il Messaggero) Non sono gli ottavi di Coppa Italia. E’ il Derby che merita comunque la maiuscola: in campo la quarta contro la seconda del campionato e (quasi) al completo.

Redazione

(Il Messaggero) Non sono gli ottavi di Coppa Italia. E’ il Derby che merita comunque la maiuscola: in campo la quarta contro la seconda del campionato e (quasi) al completo.

Di questi tempi e in questa fase del torneo, di solito, giocano gli altri. Che non sono solo le riserve. Sono gli altri, appunto. Quelli che meritano un po’ di spazio, che si allenano tutti i giorni e spesso nemmeno vengono convocati. Stavolta, non è così.

Perché il derby, anticipato da una formula che ogni anno cambia e nessuno capisce come e perché, può anche scatenare il gusto della pretattica degli allenatori, della mossa a sorpresa o inaspettata.

Ma non sarà mai partita come tutte le altre, come disse quel giorno Zeman riferendosi ai punti in palio e non per dequalificarla. Di sicuro non lo snobbano Ranieri e Reja che sanno quanto la credibilità del loro lavoro dipenda sempre e tanto dall’esito di questa sfida.

Il primo viene da un tre su tre che non è storico, perché Eriksson, sulla panchina biancoceleste, ne vinse quattro in una stagione e in pochi mesi; l’altro, mai capace in carriera di superare i giallorossi, ne ha persi due su due e ancora oggi si chiede se siano stati risultati giusti, ricordando quanto gli episodi si aprile e novembre siano stati sfavorevoli alla sua squadra. Basta guardare l’elenco dei convocati della Roma e della Lazio per capire come ai due allenatori interessi la qualificazione, con la Juve in palio nei quarti di finale, a Torino il 26 gennaio.

A Trigoria escono di scena solo lo squalificato Totti e il ritardatario Pizarro, oltre al portiere Lobont che comunque non è il titolare; a Formello, oltre agli infortunati Rocchi e Matuzalem, si arrende in extremis Muslera, tra l’altro in ballottaggio con Berni, il portiere di coppa, finito senza volerlo in un caso che coinvolge tecnico e addirittura presidente. Tutti i migliori, o quasi, entreranno all’Olimpico stasera. E’ il rispetto di Ranieri e Reja per la città che, almeno in Italia, vive come nessun’altra il derby. Lo stesso rispetto è per i tifosi delle due squadre. I titolari disponibili, tutti convocati, ma anche l’orario. Si gioca in notturna, per tutelare proprio chi vuole vivere dal vivo la sfida, da calendario fissata in mezzo alla settimana. Stasera si può far tardi: è gara secca, dentro e fuori, con la possibilità di vederla finire solo ai supplementari o addirittura ai rigori. Perché nessuno, in questo caso davvero, si può accontentare del pari.

U.T.