rassegna stampa roma

“Roma è invivibile”

(Leggo – F.Balzani) «Roma è una città invivibile», parola di Jeremy Menez. Il francese ha deciso, se ne andrà.

Redazione

(Leggo - F.Balzani) «Roma è una città invivibile», parola di Jeremy Menez. Il francese ha deciso, se ne andrà.

 

Come Mexés, che ha subìto il furto della macchina con dentro la figlia, oltre a un furto in casa, e come Vucinic, anche lui amareggiato per un’aggressione verbale in strada. Menez è ancora scosso dall’aggressione subita una settimana fa, mentre tornava a casa dopo la partita con Inter di Coppa Italia.

Il francese, come noto, è stato inseguito da un gruppo di teppisti in scooter e uno di loro ha lanciato un mattone mandando in frantumi il parabrezza della sua Smart: «E’ una città di pazzi, non posso vivere qui», dice ora il francese che di disavventure a Roma ne ha vissute diverse. Pochi mesi fa aveva già subito un furto in casa, a Casal Palocco, e due anni fa era stato aggredito insieme con Mexes all’esterno di una discoteca nel centro della città. Menez farà le valigie insieme all’amico e connazionale Phillippe (che ha già trovato casa a Milano) e si imbarcherà in direzione Premier League dove ad attenderlo c’è l’Arsenal di Wenger disposto a mettere sul piatto della bilancia il centrocampista Diaby.

Anche Mirko Vucinic non ha digerito l’aggressione (anche se solo verbale) subita due settimane fa, mentre era in compagnia di moglie e figlio. «Torna da dove sei venuto, zingaro di m...», gli hanno urlato due presunti tifosi fuori da un supermercato. Il giocatore, spaventato, ha portato il figlioletto (di neanche un anno) all’interno della propria vettura e si è allontanato senza rispondere. Nessuna conseguenza fisica quindi, ma un colpo al morale che Vucinic non ha dimenticato e che forse è alla base del suo cattivo rendimento in campo. «Mirko è tranquillo, vedrete che resterà a Roma», ha dichiarato ieri il suo procuratore Alessandro Lucci. Dichiarazioni formali che non faranno cambiare idea al giocatore così come le parole di stima espresse da DiBenedetto («E’ semplicemente geniale»).

I fischi, gli insulti di fronte alla sua famiglia e il mancato adeguamento contrattuale (Vucinic guadagna 2,5 milioni a stagione, meno di Borriello e Adriano) non rappresentano il premio che l’attaccante si aspettava dopo il bel finale di stagione dello scorso anno. Vucinic sembra destinato al Tottenham, che già a gennaio era stato sul punto di acquistarlo e che sarebbe disposto a dare in cambio il centrocampista Sandro. Menez e Vucinic in fuga da Roma, quindi. Nel frattempo a loro due sono affidate le ultime speranze della Roma di acciuffare un posto in Champions. Domenica contro il Bari i due scontenti giocheranno alle spalle di Totti, ma se non è l’ultima volta poco ci manca.