(Il Messaggero - M.Ferretti) - Finisse oggi il campionato, la Roma, quinta in classifica in virtù dei migliori risultati negli scontri diretti con la Lazio, nella prossima stagione parteciperebbe all’Europa League.
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Roma, è già futuro
(Il Messaggero – M.Ferretti) – Finisse oggi il campionato, la Roma, quinta in classifica in virtù dei migliori risultati negli scontri diretti con la Lazio, nella prossima stagione parteciperebbe all’Europa League.
E, da quinta, dovrebbe cominciare a giocare per l’Europa il 18 agosto (gara di ritorno il 25) per il quarto turno dei preliminari (insieme con il Palermo, se vincerà la Coppa Italia). Ma dato che la squadra di Vincenzo Montella è ancora in corsa per il quarto posto, è il caso di ipotizzare anche uno scenario diverso: giallorossi ai preliminari di Champions, quindi impegni europei (quarto turno preliminare) il 16/17 agosto (gara di ritorno il 23/24). E’ evidente che la differenza di date non è così marcata, mentre assai diversa è la parte economica della faccenda. Perché, si sa, un conto è prender parte alla fase a gironi della Champions (inizio gare 13/14 settembre) e un altro ai gironi dell’Europa League (inizio 15 settembre). Ballano un sacco di soldi: la sola partecipazione alla Champions, del resto, vale minimo 7.1 milioni, ogni vittoria regala al club altri 800mila euro, un pareggio vale 400mila euro e il passaggio agli ottavi un assegno da tre milioni netti. La qualificazione all’Europa League, invece, regala un premio di partecipazione di appena 640mila euro. Al di là del fattore economico, per la Roma sarebbe un vero e proprio guaio finire il campionato al sesto posto (e con il Palermo vincitore della Coppa Italia: in caso di sconfitta contro il Milan, siciliani sesti): in questo caso, la squadra giallorossa sarebbe costretta a giocare il primo preliminare di Europa League il 28 luglio (ritorno il 4 agosto). Tutto ciò significherebbe cominciare la preparazione intorno alla fine di giugno, cioè tra poco più di un mese. Per la nuova Roma, quella targata Usa, sarebbe un problema grosso, dato che, al momento, non si sa ancora chi sarà l’allenatore e che tipo di acquisti verranno fatti. La nuova Roma, per mille motivi, avrà bisogno del maggior tempo possibile per costruirsi, e cominciare a giocare per i tre punti già alla fine di luglio potrebbe rappresentare un handicap. Senza dimenticare che tutta la stagione si allungherebbe, con il rischio di trovarsi in primavera o giù di lì con il fiato corto. Ecco, quindi, che la partita di domani a Catania assume un valore doppiamente delicato: la Roma deve cercare di conquistare la vittoria non soltanto per alimentare il sogno Champions, ma anche per allontanare quanto più possibile il sesto posto. Se domani non riuscisse a vincere, la partita contro la Sampdoria all’Olimpico avrebbe un valore relativo. Ma le notizie che arrivano da Trigoria non sono belle: è complicato assai il recupero di Pizarro, ad esempio. Mexes e Brighi sono rotti, De Rossi e Perrotta squalificati (accolto il reclamo per Simone: potrà affrontare la Samp). Poi c’è Juan che zoppica. E Borriello che scalpita per giocare dall’inizio. Con Totti. In ogni caso, sarà una Roma fortemente in emergenza contro un Catania che, già salvo, in uno stadio esaurito vorrà congedarsi festosamente dal proprio pubblico.
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