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Roma, è caccia al nuovo De Rossi

(Leggo – F. Balzani) – Dall’emergenza all’intuizione, da una scelta obbligata a una scoperta che cambierebbe il calcio mercato giallorosso: Luis Enrique vuole confermare Daniele De Rossi al centro della difesa anche nella prossima...

Redazione

(Leggo - F. Balzani) - Dall’emergenza all’intuizione, da una scelta obbligata a una scoperta che cambierebbe il calcio mercato giallorosso: Luis Enrique vuole confermare Daniele De Rossi al centro della difesa anche nella prossima stagione.

 

Un ruolo alla Mascherano (tanto per restare in tema Barcellona) o alla Di Bartolomei nell’anno del secondo scudetto (Burdisso farebbe la parte del Vierchowod) per Capitan Futuro al quale verrebbero affidate le chiavi della regia difensiva della Roma come è avvenuto nella sfida contro l’Udinese quando dai piedi di De Rossi sono partite il 50% delle azioni d’attacco della Roma. L’eventuale arretramento di De Rossi cambierebbe le strategie del ds Sabatini che nelle ultime settimane, non a caso ,si sta concentrando sul mercato dei centrocampisti.

Oltre al riscatto di Marquinho e al ritorno di Florenzi dal Crotone, la Roma potrebbe mettere a segno un colpo da 10-15 milioni in mediana. Il nome più volte accostato alla Roma negli ultimi giorni è quello di Paulinho del Corinthians, definito da più operatori di mercato come «il Marchisio del Brasile». Il giocatore, classe ’88, è ansioso di giocare in Europa e già a gennaio fu vicinissimo a vestire la maglia della Roma. Il suo arrivo non scalderebbe comunque più di tanto il cuore dei tifosi al contrario di quello di Eriksen dall’Ajax. Il talento danese, 20 anni compiuti il 14 febbraio, non ha mai nascosto il suo amore per la Roma: «Sono un tifoso giallorosso da quando ho 9 anni e mi piace il progetto di Luis Enrique». Dichiarazioni che fanno sognare, ma per convincere una società come l’Ajax a cedere il suo gioiello (col contratto in scadenza nel 2014) bisogna mettere sul piatto quasi 20 milioni che la Roma preferirebbe investire per Jovetic.

Costa meno e piace tanto invece Nemanja Tomic del Partizan così come Moussa Sissoko del Tolosa, adatti per caratteristiche fisiche più al ruolo di regista che a quello di intermedio mentre Ocampos (18enne del River) resta il nome per il futuro. Poi c’è la soluzione interna, ovvero l’arretramento di Lamela sulla linea dei centrocampisti. «Mi piacerebbe un giorno», ha ammesso Luis Enrique che nelle ultime settimane ha però dovuto fare i conti con l’anarchia tattica del giovane argentino.