rassegna stampa roma
Roma, DiBenedetto stringe
(Corriere dello Sport – P.Torri) – Se in questi giorni vi capita di andare al ristorante, evitate di ordinare le polpette. Potrebbero essere avvelenate.
(Corriere dello Sport – P.Torri) - Se in questi giorni vi capita di andare al ristorante, evitate di ordinare le polpette. Potrebbero essere avvelenate.
Girano, di questi tempi, nella capitale, soprattutto per quel che riguarda il futuro assetto societario. La comparsa della cordata americana con tanto di offerta ritenuta credibile e solida da Unicredit, ha provocato più di un turbamento, le conseguenze sono le polpette avvelenate.
TRATTATIVA -Sta andando avanti senza intoppi, c’è la volontà di arrivare in fretta alla fase in esclusiva. Entro il fine settimana, sono attese le risposte richieste da Unicredit come integrazione agli accordi trovati a New York, poi materializzatisi nell’offerta vincolante presentata dallaAs Roma LLC,la società costituita da mister DiBenedetto e soci per la Roma calcio. Ai piani alti di Unicredit, sono soddisfatti e convinti dell’operazione che stanno portando avanti, con la certezza che si arriverà alla fumata bianca.«L’offerta è solida,seria, importante. Le altre quattro che sono arrivate, erano irricevibili. Stiamo andando avanti per questa strada senza dilazioni e ritardi»ha spiegato ieri una fonte interna all’Istituto bancario dove fanno anche intendere che le altre quattro offerte non è che siano state congelate, ma bocciate in tutto e per tutto. Cioè se mai dovesse saltare l’offerta americana, ci si ritroverebbe al punto di partenza. A questo punto, considerando che non ci saranno«ritardi e dilazioni », all’inizio della prossima settimana dovrebbe partire la fase in esclusiva che, tempo quindici-venti giorni, porterebbe alle firme per il passaggio di proprietà. A proposito degli americani girano voci che potrebbe esserci anche qualche socio in più rispetto ai cinque previsti. A proposito, almeno per ora, ci sono soltanto smentite. POLPETTA -Prima non c’era nessuno chevoleva la Roma, ora i pretendenti, o presunti tali, spuntano come funghi (attenzione, possono essere anche velenosi). Supportati dagli stessi che sostenevano l’assenza di acquirenti. Questione di suggerimenti a cui ubbidire, sperando che la memoria difetti. Il problema, per molti, è che la materializzazione della cordata capeggiata da mister DiBenedetto, ha spiazzato suggeritori e soldatini che ubbidiscono, capaci, entrambi, di pensare solo al proprio orticello, non alla Roma del presente e del futuro. Del resto c’era da aspettarselo. E’ già successo in passato, per esempio quando ai tempi dell’offerta del fondo di George Soros, spuntò un cammello a tre gobbe identificato in un fantomatico emiro arabo pronto a rilanciare sui 283 milioni garantiti da un accordo già trovato. Puntuale, il cammello a tre gobbe, è tornato in scena. Stavolta ha pure nomi e cognomi:Deson & CoeAmyga Investments,l’accoppiata rivelata da Radio Centro Suono Sportcome l’intestataria della quinta offerta per l’acquisto della Roma, quella della cordata americanomediorientale, nomi che finora erano sconosciuti. Vero, la quinta offerta è loro:Deson & Coè una banca d’investimento che si concentra sul Real Estate, tecnologia, media, prodotti di consumo, servizi finanziari, transazioni (testuale dal sito ufficiale), il capo si chiama Sean Deson.Amyga Investmentsè una for-profit corporation, nata il 13 maggio del 2010, sede a Las Vegas, il grande capo è lo stesso, Deson, anzi qui è tutto, presidente, segretario, tesoriere e pure direttore (complimenti). I particolari riferiti parlano di un’offerta da cento milioni per il 67%, più Opa e cento milioni d’investimenti sul mercato. Però mica male, verrebbe da dire. Peccato chei suggeritori si siano dimenticati, si fa per dire, di riferire che l’offerta presentata non era vincolante e mancava la tracciabilità dei soldi, insomma il cash non c’era. Un po’ come Vinicio Fioranelli. Ma stavolta può far comodo.
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