(Corriere dello Sport - P.Torri) - Seimila biglietti venduti. Oggi si starà molto comodi all’Olimpico.
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Roma, che vuoto allo stadio
(Corriere dello Sport – P.Torri) – Seimila biglietti venduti. Oggi si starà molto comodi all’Olimpico.
E c’è il rischio che si registri il poco edificante record del minimo di presenze per una partita di campionato, visto che molti abbonati hanno già fatto sapere che difficilmente oggi si presenteranno ai cancelli dello stadio. Certo, fissare una partita a mezzogiorno e mezzo (prima volta per la Roma in casa) la vigilia di Pasqua, è un’operazione perlomeno poco lungimirante, ma questo non è certo sufficiente per spiegare questa fuga dall’Olimpico che in questa stagione, purtroppo, è stata quasi sempre una costante.
SPEZZATINO – Non c’è dubbio che lo spezzatino televisivo ( e la tessera del tifoso che doveva risolvere e non ha risolto nulla) abbia contribuitoa questa diminuzione di abbonati e paganti. Con questo non vogliamo assolutamente puntare il dito nei confronti della televisioni che alle nostre società garantiscono molti soldi. Non ci fossero i diritti televisivi, il nostro calcio, in toto, fallirebbe in ventiquattro ore. Certo però che non sapere più con certezza quando la tua squadra giocherà una partita, non ha fatto altro che contribuire alla scelta di pagare un abbonamento tv piuttosto che un abbonamento o un biglietto. Basti ricordare che dal 2001, anno dopo lo scudetto, la Roma da quasi 48.000 abbonatiè passata a poco più di diciottomila con una perdita secca di trentamila persone. Che, peraltro, nel corso del tempo non si sono neppure più presentati ai botteghino per pagare ilsingolo biglietto.
ORARI – Per renderci conto ancora meglio dell’incredibile calendario avuto quest’anno dalla squadra giallorossa, siamo andati a rivedere giorni e orari delle gare di Totti e compagni. Una volta si giocava la domenica alle 14.30, oggi diventate le 15. Bene, la Roma nell’orario diciamo canonico, in questo campionato ha giocato soltanto otto volte, comprendendo le partite a mezzogiorno e mezzo e i posticipi delle 20.45, si arriva a quindici appuntamenti domenicali ( inclusa la gara di oggi), meno della metà delle gare giocate. Il sabato la Roma ha giocato tredici volte, nove alle 20.45, quattro alle 18, conseguenza anche degli anticipi per gli impegni di Champions. La Roma ha poi giocato tre volte di mercoledì in notturna, una volta di giovedì alle 15, un’altra volta di mercoledì alle 18.30 (il recupero della gara sospesa a Bologna) e, pure, un’altra volta di venerdì a Lecce alle 20.45. A eccezione di lunedì e martedì, i giallorossi hanno giocato almeno una partita negli altri cinque giorni della settimana. In totale la Roma ha avuto nove orari (e giorni) differenti per il fischio d’inizio delle sue partite. Va bene lo spezzatino, ma questo ci sembra troppo
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