rassegna stampa roma

Roma, che botta! Addio all’Europa

(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – E’ finita male, al­tro che impresa. La Roma ha ri­mediato altri tre gol dallo Sha­khtar Donetsk, dimostrando an­cora una volta i limiti che l’ac­compagnano lungo questa tra­vagliata stagione.

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(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) - E’ finita male, al­tro che impresa. La Roma ha ri­mediato altri tre gol dallo Sha­khtar Donetsk, dimostrando an­cora una volta i limiti che l’ac­compagnano lungo questa tra­vagliata stagione.

Nervi fragili, partita compromessa al primo episodio negativo. Incapacità di reagire. La Roma poteva ritro­varsi in nove uomini alla fine del primo tempo. Pochi minuti dopo l’espulsione di Mexes an­che De Rossi avrebbe meritato il cartellino rosso. La gomitata in pieno volto a Srna è una brut­ta immagine per la Roma e per il suo capitano (Totti è rimasto in panchina), non nuovo a epi­sodi del genere. La società do­vrebbe punire duramente certi comportamenti. Questa squadra perde troppo facilmente la te­sta, in modo per correre ai ripa­ri deve esserci. PRIMA SCONFITTA - E’ la prima sconfitta della gestione Montel­la, la Roma esce dall’Europa a cinque giorni dal derby che può dare una svolta, in un senso o nell’altro, alla corsa per rientra­re nella Champions League del prossimo anno. Sarà importante ritrovare subito serenità e so­prattutto equilibrio per cercare di salvare la stagione. L’obietti­vo ormai non può che essere questo. Montella ha sorpreso tutti, Totti compreso, scegliendo co­me centravanti Borriello, il mi­glior realizzatore della squadra, quindici gol al suo attivo, quat­tro in Champions, per tentare l’impresa. Lucescu si è sgolato sin dall’inizio per far entrare in testa ai suoi che non era finita all’Olimpico. Messaggio ricevu­to. Così, dopo aver lasciato il primo quarto d’ora alla Roma, capace di produrre solo qualche tentativo velleitario di Vucinic e Borriello, al 18' gli ucraini han­no messo in cassaforte la quali­ficazione. Un cross di Willian, inseguito senza successo da Pi­zarro, ha trovato Hubschman a pochi metri dalla porta, il più ra­pido, sul filo del fuorigioco (an­zi, appena oltre, in off side mil­limetrico), con un colpo di tacco a infilare il pallone in rete. REAZIONE - La Roma ha avuto una reazione e dieci minuti do­po Borriello si è procurato un ri­gore, per una trattenuta di Mkhitaryan. Questa volta non ci sono stati litigi sulla scelta del rigorista, nessuno ha tolto il pal­lone dalle mani del centravanti che convinto si è presentato sul dischetto, ma si è fatto parare il tiro da Pyatov. Più del gol di Hubschman l’errore dagli undi­ci metri ha pesato sul morale della squadra di Montella. Un abbassamento di luce ha indot­to l’arbitro Webb a sospendere l’incontro per qualche minuto. Dopo aver sentito il parere del delegato Uefa si è ripreso a gio­care. Borriello ha avuto un’altra grande occasione, ma il colpo di testa è stato troppo centrale. Al 40' del primo tempo la partita si è complicata ancora di più per la Roma. Mexes, molto nervoso, già ammonito, si è fatto espelle­re per un fallo a centrocampo punito forse fiscalmente da Webb. Roma in dieci. Ma non basta. Prima della fine del pri­mo tempo l’arbitro inglese non ha visto una gomitata di De Ros­si a Srna. Il capitano della Ro­ma, che aveva rischiato anche nella partita di andata, si è reso protagonista di un gesto gravis­simo, che sarà punito dalla pro­va televisiva (l’Uefa, in casi del genere, non è mai tenera). BANDIERA BIANCA - Nella ripresa la partita non ha più avuto sto­ria. Al 14' lo Shakhtar ha rad­doppiato con Willian, uno dei suoi uomini migliori, che ha fat­to centro con un gran diagonale carico di effetto. La squadra di Lucescu ha confermato la buo­na impressione fatta all’Olimpi­co, davanti ha giocatori di qua­lità, capaci di confezionare qualche numero apprezzabile. La Roma, dopo un ultimo tenta­tivo di Borriello parato da Pya­tov, si è arresa definitivamente. Montella ha tolto Vucinic e ha inserito Brighi, con l’unico obiettivo di evitare il tracollo. L’avventura della Roma in Champions League è finita me­stamente, con l’ultimo errore di Rosi, che ha regalato il pallone del 3-0 ad Eduardo a tre minuti dalla fine. E pensare che l’ac­coppiamento con lo Shakhtar agli ottavi di finale era stato ac­colto con grande ottimismo nel­la Capitale.