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Roma-Atalanta: le PAGELLE DEI QUOTIDIANI

Ecco i voti ai giocatori della Roma da parte dei principali quotidiani all’indomani di Roma-Atalanta 3-1.

Redazione

Ecco i voti ai giocatori della Roma da parte dei principali quotidiani all'indomani di Roma-Atalanta 3-1.

IL ROMANISTA (pagelle a cura di Daniele Giannini)

LOBONT 6 Solo la sufficienza ma non per colpa sua. Ma perché l’Atalanta in porta ci ha tirato davvero poco. Gol a parte, sul quale non ha colpe, una conclusione vera per tempo, e neanche così pericolosa. Lui c’è, le prende, le blocca. Insomma fa il suo. 6

ROSI 7 Finisce permettendosi il lusso di un sombrero su Bonaventura. E lì c’è tutta la differenza tra ’Aleandro di oggi e qu ello dell’anno scorso. Non la giocata ad effetto, quella la provava anche prima, ma il fatto che sia arrivata alla fine, con i 3 punti già quasi in tasca, e non quando c’era da macinare gioco. Prima  c’era stata una partita superlativa, fatta di corsa, di spinta, di copertura, di tutto. Con lucidità, con maturità.

BURDISSO 7,5 Mettiamola così, quando gioca lui (e se in coppia con Heinze ancora di più) magari non si può essere sicuri di vincere, ma di una cosa si può stare certi: che per gli attaccanti avversari sarà una giornata da incubo. Perché non ti molla mai, perché si accanisce su ogni palla e la parola “concessione” non sa cosa sia. Ecco perché si arrabbia da morire con se stesso quando non riesce a evitare un angolo. Perché lui sa. Sa che per non soffrire non devi concedere. Da quel corner arriva il gol. Poi più niente. Il resto è solo roba sua.

HEINZE 6,5 Sufficienza strapiena nonostante abbia sulla coscienza il gol di Denis. E per meritarsi un voto così buono significa che prima (soprattutto) e dopo (un po’ meno, per colpa di qualche fastidio fisico) non ha concesso nulla. Con Burdisso parla la stessa lingua, ma non hanno bisogno di parlare, uno sguardo, anzi un ghigno e giù. E non passa più nessuno.

JOSE’ ANGEL 6+ Che bella la sua faccia un po’ stupita e un po’ affascinata, sotto la Curva Sud a fine partita. Se la stava godendo proprio questa prima vittoria. Ora Cote ha capito veramente cosa è lo stadio Olimpico e quanto ti può dare. Forse l’aveva già capito e l’ha sofferto un po’. Perché in parte ha perso quella bella spensieratezza con cui si buttava in avanti le prime volte. Ha sentito un po’ la pressione, ma ha solo 22 anni e ci può stare.

PJANIC 7 Prendete un goniometro. Misurate 5 gradi, non di più. Fatto? E’ poco più di niente, eppure era quello  L’angolo massimo a disposizione di Miralem per mettere la palla a Simplicio. Aggiungeteci la pressione avversaria e un equilibrio incerto. Insomma, praticamente impossibile farlo. Per gente con i piedi normali forse, non per uno per il quale la sfera è un oggetto troppo facile da domare. Per uno che per tutta la partita ha carezza il pallone. E ora che sta capendo bene il gioco di Luis, chi lo ferma più.

DE ROSSI 7,5 E’ talmente straripante che qualcuno lo vorrebbe vedere un po’ più vicino alla porta avversaria. Ma perché? A parteche in zona gol ci arriva (sì, Daniè, quel cioccolatino di Totti ha girato proprio alla fine), in quella posizione è così "ovunque" che cambiargli posizione sarebbe autolesionista. Riavvolgete il nastro della partita e provate a trovare un movimento sbagliato, una scelta inopportuna. Inutile, non c’è. E’ semplicemente perfetto.

SIMPLICIO 7 Quanto è bello quel sorriso dopo il gol. Se lo merita tutto, perché ha saputo aspettare, è rimasto attaccato alla sua voglia di Roma e ora ne raccoglie i frutti. Con una gara in crescendo, segno che pure fisicamente sta meglio di quanto si possa pensare. Prima cerca le geometrie, poi la porta. Il primo tentativo di potenza al volo va alto, il secondo di sinistro a giro va fuori. Il terzo è una delizia e la Roma può sorridere insieme a lui.

BOJAN 7,5 Eccolo quello vero, quello che ha fatto 700 reti nel Barcellona e che era considerato il futuro della squadra più forte del mondo. Ora è il presente della Roma e gli sono bastate due giocate (anche se ne ha fatte pure altre) per far impazzire l’Olimpico. Con la seconda sfiora la doppietta, con la prima segna il gol numero 1 con la Roma. Un gol che è difficile, ma tanto. Stop, tocchetto e sinistro in uno spazio piccolo piccolo. Alla Messi? Alla Villa? No, è della Roma e allora diciamo alla Montella.

TOTTI 7 L’aveva fatto. Era riuscito a fare una cosa che solo Maradona... Un gol su calcio d’angolo. Poi il palo e forse Consigli, fatto sta che non è entrata. E nemmeno quei tiri in cui ci aveva messo tutta la voglia della prima vittoria all’Olimpico. Che è arrivata anche grazie a lui, ai suoi lanci filtranti, ai cross d’esterno, alle aperture alla cieca. Insomma, grazie al solito Totti.

OSVALDO 7 E che gli vuoi dire a uno che segna il terzo gol consecutivo, che fa la mitraglia sotto la Sud come Bati, che nel primo tempo scatta, lotta, fa girare palla. Che piano piano sta mettendo a tacere le critiche sul suo acquisto. Non gli si può dire niente, o quasi. Perché nel secondo tempo cala giusto un po’. Ma in fin dei conti, chissenefrega.

LUIS ENRIQUE 7,5 Quanto è forte la sua Roma quando riesce a giocare come vorrebbe Luis ora lo hanno visto tutti. Di quanto (usando parole sue) quel palleggio può essere un corpo contundente, pure. E allora è inutile soffermarcisi. Meglio concentrarsi su tre colpi azzeccati: Osvaldo, che lui ha voluto fortemente. Bojan, che ha rimesso in campo al momento giusto. Simplicio, che nessuno immaginava giocasse e ha stragiocato. Uno-due-tre, stella.

 

IL MESSAGGERO (pagelle a cura di Mimmo Ferretti)

LOBONT 5,5 Una paratina centrale su Moralez e un’occhiata preoccupata a un destro dello stesso atalantino, nel primo tempo. Immobile sul colpo di testa di Denis-gol: perchè? ROSI 6,5 Padoin è un bruttissimo cliente, ma lui pensa parecchio ad attaccare. Suo (come a Parma) l’assist per Osvaldo-gol. Entra Bonaventura, non si spaventa e continua ad andare sempre avanti a testa alta. BURDISSO 6,5 In coppia con Heinze cerca di allontanare ogni pericolo. Con ogni mezzo. Ci riesce meglio lui dell’amico connazionale. HEINZE 6 Denis è un attaccante molto forte fisicamente, lui ci mette fisico e esperienza per arginarlo ma l’ex napoletano lo supera in elevazione e va a segnare. Si fa perdonare, però, salvando da par suo mille altre palle sporche all’interno dell’area della Roma. JOSE’ ANGEL 5 Troppi errori in fase difensiva, nel primo tempo. E scarso aiuto in avanti. Stesso discorso nella ripresa, con Schelotto padrone della fascia destra. SIMPLICIO 7 A sorpresa al posto di Pizarro, tenta, riuscendoci, di fornire sempre una sponda comoda per il compagno in possesso di palla. E firma la terza rete della Roma con un golletto alla...Simplicio. Bene. DE ROSSI 7 Millimetrico e da applausi a scena aperta l’assist per Bojan-gol. Poi un lavoro costante in mezzo al campo, in entrambe le fasi. E c’è sempre quando c’è da chiudere nel cuore della difesa della Roma. PJANIC 6 Stenta a entrare in partita, poi sfiora la rete (paratona di Consigli). Uscito Totti passa a fare il trequartista e lancia in gol Simplicio. BOJAN 7,5 La sua prima rete con la Roma è un capolavoro di tecnica: controllo con il destro, tocco in diagonale di sinistro. Tutto in corsa, eh! Ci riprova tentando l’impossibile in diagonale, Masiello devia fortunosamente sopra la traversa. TOTTI 7 Ci prova con il destro (Consigli in angolo), poi colpisce il palo su calcio d’angolo. Tra l’una e l’altra cosa, un mare di assist. Nella ripresa sfiora ancora il palo alla destra di Consigli, poi esce per noie muscolari. OSVALDO 7,5 Un tentativo in avvio frenato da Masiello, poi la terza rete di fila da opportunista nato e con tanta freddezza (e un pizzico di fortuna). E mitraglia sotto la Sud. A seguire un aiuto costante in fase di non possesso. BORINI 6 Per Bojan dopo la rete di Denis: porta corsa e forze fresche. E non ha paura di buttare, se necessario, il pallone in tribuna. PIZARRO 6,5 Per Totti, ma va al posto di Pjanic. La sua classe è assolutamente fuori discussione. E lo dimostra quando è chiamato a tener palla e far respirare la squadra. BORRIELLO ng Per Osvaldo dopo la rete di Simplicio. Ha il muso lungo, e si vede chiaramente.

 

GAZZETTA DELLO SPORT

LOBONT 5,5 Una paratina c'è, ma sul gol ha piedi di piombo.  ROSI 6,5 Un puledro che non blinda la fascia però si fa sentire.  BURDISSO 7 Manico forte della tenaglia argentina: arriva dappertutto. HEINZE 6 Primo tempo perfetto, poi Denis lo supera, ma resta utile. J. ANGEL 5 Valutazione da centauro: quando attacca ha passo da ala, in difesa invece è l'anello debole. Stavolta prevale Mr. Hide. SIMPLICIO 6,5 Passo felpato e inserimento vincente che chiude la gara. DE ROSSI 7 Il fastidio oppostogli da Moralez è fiacco, così lui si esalta, lanciando Bojan al gol e dominando la sua trequarti.  PJANIC 6,5 In copertura resta timido, ma da trequartista si vede che ci sa fare: vedi l'assist a Simplicio.  BOJAN 7 Fenomeno o flop? L'ottovolante stavolta si ferma verso l'alto, così brilla e segna il suo primo gol.  BORINI 6 Entra per Bojan e fa quello che può.  TOTTI 7 Sembra l'invito della BCE per il nostro governo: gli «anziani» non devono andare in pensione. Gioca a tutto campo, colpisce un palo su angolo, ma il gluteo destro lo mette ko.  PIZARRO 6,5 Entra con gran classe per gelare palla e partita.  OSVALDO 6,5 Terzo gol nelle ultime tre partite: non sarà bello a vedersi come Vucinic ma pare più implacabile. Borriello s.v.. ALL. LUIS ENRIQUE 7 Cresce la velocità e la Roma decolla. E con Bojan, Osvaldo e il rilancio di Simplicio vince le sue scommesse.

 

CORRIERE DELLO SPORT (pagelle a cura di L.Ferrajolo)

7Totti Un primo tempo da applausi. Festeggia i 35 anni giocando come un ragazzino, con fre­schezza, genialità, con entusiasmo e persino esuberanza. E’ lui che accende la squadra, dà ritmo e profondità al gioco, cerca i compagni con lanci e intuizioni super, sfiora il gol che for­se gli manca, lo cerca persino direttamente su corner. Nella ripresa rifiata un po' e poi si fer­ma per un problema muscolare, che gli consi­glia di lasciare la scena. Ma che spettacolo quei 45 minuti!  7 De Rossi Ecco l’altro pilastro di questa Roma. Difende e riparte, compatta il centrocampo, aiuta i due centrali e con una sventagliata improvvisa da trenta metri manda Bojan in gol. Nel finale, pri­ma del 3-1 di Simplicio, fa muro davanti a Lo­bont e aiuta i compagni a ritrovare il gioco.  7 Bojan E’ tornato il folletto sparito. Il guizzo sul gol è da manuale. Si porta a spasso Bellini, tagliando il campo verso sinistra, doma il lancio di De Ros­si, salta il difensore e poi uccella Consigli con un diagonale chirurgico. Un gol bellissimo che for­se aiuta a capire quanto vale questo ragazzo. Do­po il vantaggio, propizia il corner da cui sboccia il raddoppio, poi lavora con umiltà, rientrando sempre, aiutando Rosi. Enrique gli nega l’ultima mezz'ora, noi l’avremmo lasciato lì sino alla fine.  7 Pjanic Il ragazzo ha notevoli qualità e ora incomincia ad imporle sul campo. Si alterna a Totti nell’in­ventare, cerca il gol un paio di volte con poca fortuna, quando esce il capitano fa il centravan­ti arretrato, dall’inizio alla fine garantisce mol­ta qualità alla squadra.  7 Osvaldo Tre gol in dieci giorni, o se vogliamo, in tre par­tite. Consigli gliene nega un altro. Partecipa al gioco, è molto vivace, rientra quando c’è da ri­conquistare palla, con recuperi preziosi. Come Luis Enrique pretende dai suoi attaccanti.  7 Luis Enrique (all.) La squadra si sblocca: al possesso palla un po' sterile aggiunge ora verticalizzazioni, profondi­tà, lanci lunghi e improvvisi come quello di De Rossi che manda in gol Bojan. Si vede che il gruppo piano piano assimila la lezione: presto per avere certezze, ma i progressi sono netti e le speranze di vedere un calcio diverso ed effica­ce aumentano. Sorprendente la sostituzione di Bojan, tra i migliori.  6,5 Burdisso Ci mette la solita grinta, si integra bene con Heinze.  6,5 Heinze Fa scintille con Denis, spettacolare lo scontro tra i due arieti. Meriterebbe di più, se non si fa­cesse uccellare da Denis sul gol. Però la sua energia e la sua decisione sono vitamine per la difesa.  6,5 Rosi Partita di grande energia e generosità. Suo l’as­sist a Osvaldo, ingaggia con Padoin una bella lotta. Luis Enrique gli sta dando fiducia e lui fa di tutto per meritarla.  6,5 Simplicio Parte maluccio, sembra quasi a disagio con il calcio che pretende l’asturiano. Invece cresce, si impone e tra errori e guizzi ha il grande merito di segnare il gol-sicurezza.  6 Lobont Fa quello che deve, senza incertezze. Stravagan­te quella calzamaglia invernale con 26 gradi!  6 Borini Gioca la mezz’ora finale con la solita aggressivi­tà e un paio di spunti offensivi.  5,5 Angel Mai visto così a disagio da quando è arrivato. Schelotto lo fa nero, gli va via spesso, lo sovra­sta anche fisicamente. E lui accusa il colpo: spinge meno del solito e nella fase difensiva è tutt’altro che impeccabile.