rassegna stampa roma

Roma, anche De Rossi sposa Luis Enrique

(Gazzetta dello Sport – A.Catapano) – Molto ironman, in effetti. «Siete rimasti colpiti dall’età media del mio staff? Lo capisco, ma dovete stare tranquilli: siamo giovani, non sprovveduti. E sappiamo come lavorare. Roma se ne...

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(Gazzetta dello Sport - A.Catapano) - Molto ironman, in effetti. «Siete rimasti colpiti dall’età media del mio staff? Lo capisco, ma dovete stare tranquilli: siamo giovani, non sprovveduti. E sappiamo come lavorare. Roma se ne accorgerà» .

È una promessa o una minaccia? È, intanto, il messaggio, parola più parola meno, che Luis Enrique lancia, anche dalle telecamere di Roma Channel, a tutto il calcio italiano: «Tra un anno ne riparleremo— ribadisce in un’intervista in onda prossimamente —: anzi, i fatti parleranno per me e per la Roma» . In un calcio per vecchi, come del resto tutto il Paese, il primo passo della rivoluzione romanista ha la sicurezza e l’arroganza (copyright Sabatini) di questo superatleta asturiano: calciatore, surfista, maratoneta, ciclista, triatleta. Nei ritagli di tempo, allenatore brillante ma severissimo. «Mi tengo in forma, anche per dare l’esempio» . I giocatori sono avvertiti: le squadre di Luis Enrique segnano e divertono come quelle di Zeman, ma sudano quanto quelle di Francesco Rocca. Telefonate e consensi L’effetto sul Sistema Italia— e certe lentezze romane— si annuncia dirompente. Intanto, la prima due giorni romana di Luis Enrique è stata un trionfo, suggellato dalla firma sui contratti definitivi col manager UniCredit Venturini e da una telefonata di in bocca al lupo con Thomas DiBenedetto.

Lo spagnolo raccoglie consensi tra i colleghi (Reja, ieri: «Bravo, giovane, sia solo paziente» ) e testimonial eccellenti tra i giocatori. Totti gli ha fatto visita venerdì, un paio di sguardi e due battute sono bastati per fargli dire, al momento dei saluti, «grazie, ora posso andare in vacanza tranquillo (alle Bahamas, ndr)» . De Rossi si è presentato a Trigoria ieri mattina. La scelta di affidarsi a Luis Enrique lo ha convinto fin dall’inizio, voleva a tutti i costi conoscerlo. L’incontro ha rafforzato le sue certezze. «Questa sfida esalta anche me, con te faremo grandi cose» , gli ha detto prima di salutarlo. Chi lo ha incrociato mentre usciva, giura di non averlo mai visto tanto motivato, almeno negli ultimi anni. È una buona notizia per la Roma. Walter Sabatini, che ha combinato l’incontro, ne è soddisfatto. «Daniele l’ho visto sereno, deciso, con una motivazione feroce a far bene con la Roma» . Tornerà utile quando partirà la trattativa per il rinnovo del contratto? Mercato e Dintorni La prima giornata romana di Luis Enrique si era chiusa a tavola, nel ristorante di Trigoria, con Sabatini e Franco Baldini (ripartito ieri mattina). Due ore di conversazioni calcistiche, scambi di opinioni, un grande punto in comune: l’esigenza di rinnovare e ringiovanire la squadra.

Tanti nomi in ballo, giovani e talentuosi sono, per esempio, gli argentini Ricky Alvarez ed Erik Lamela: Sabatini starebbe marcando stretto l’uno e rincorrendo l’altro. Uno dei due arriverà. Mentre avrebbe definitivamente abbandonato la pista Rolando: il difensore centrale del Porto non interessa più. Si cerca con urgenza un portiere: Doni dovrà scegliere una destinazione tra Inghilterra (Liverpool, Bolton, Aston Villa) o Turchia (Galatasaray), Sabatini potrebbe affidarsi alle mani di Sergio Romero, portiere comunitario dell’Az Alkmaar e dell’Argentina. Oggi il d. s. giallorosso incontrerà Alessandro Lucci, procuratore di Julio Sergio e, soprattutto, Mirko Vucinic. Un altro pezzo forte da rimotivare: basterà riferirgli che pure Luis Enrique ha parlato benissimo di lui?