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Roma americana, oggi le firme sugli accordi

(Il Romanista – C. Zucchelli) – Il 18 agosto la Roma diventerà ufficialmente americana. È questa la data fissata per il closing e non sembrano esserci più dubbi, come confermato anche ieri dall’avvocato Cappelli, al momento il...

Redazione

(Il Romanista - C. Zucchelli) -Il 18 agosto la Roma diventerà ufficialmente americana. È questa la data fissata per il closing e non sembrano esserci più dubbi, come confermato anche ieri dall’avvocato Cappelli, al momento il presidente della società. Ma oggi, 2 agosto, sarà comunque un giorno importante per il presente e il futuro di As Roma.

L’amministratore delegato Fenucci, all’assemblea degli azionisti, lo ha ammesso chiaramente: «Sanciremo l’accordo». Verranno quindi messe le firme prima del closing definitivo, sulla scorta di quanto stabilito venerdì scorso. Di fatto è l’ultimo step prima della chiusura definitiva. Uno step che vedrà la presenza di mister DiBenedetto, in questi giorni al lavoro a Roma (e per la Roma), il quale dovrebbe poi ripartire per gli Stati Uniti giovedì mattina. Tornerà per il 18 e resterà a lungo nella Capitale per essere accanto alla squadra e ai dirigenti nei prossimi mesi. Questo, in ogni caso, è il futuro. Il presente racconta di due giorni importantissimi per la storia della Roma.

Si è svolta ieri a Trigoria l’assemblea degli azionisti che ha approvato l’ingresso nel cda di nuovi consiglieri cooptati in sostituzione della dimissionaria famiglia Sensi e il presidente Cappelli ha spiegato: «Ho tutti i motivi per pensare che il 18 agosto si firmi il closing e si chiuda, tengo le dita incrociate. Rimangono solo formalità da definire. In una trattativa - ha aggiunto - qualche momento di tensione ci può stare, ma adesso mancano solo delle formalità, se il pagamento del prezzo può essere considerata una formalità, e non dovrebbero esserci problemi di nessun genere. Siamo molto tranquilli». Oggi poi giornata altrettanto «importante» perché, ha sottolineato Cappelli, le parti si rivedranno «per sancire e chiudere tutti gli accordi» in vista del cda di UniCredit del giorno successivo, in cui i vertici dell’istituto di Piazza Cordusio potranno praticamente dare per chiusa una trattativa che dura da oltre un anno e che arriverà alla fumata bianca del 18 agosto. Sempre oggi Roma 2000 dovrebbe giuridicamente morire: la partecipazione di controllo dell’As Roma dovrebbe essere trasferita a NEEP Roma Holding, ennesimo passaggio burocratico a conferma che la trattativa è ormai arrivata alle battute finali. E l’opa? Quella ci sarà intorno all’ultima settimana di settembre. Poi, una volta per tutte, il cerchio si chiuderà.

Ieri a Trigoria c’è stata l’assemblea degli azionisti di As Roma. Sono entrati a far parte del Cda: Paolo Fiorentino, l’avvocato Mauro Baldissoni, il nuovo amministratore delegato giallorosso Claudio Fenucci, Roberto Venturini e Bernardo Mingrone. Presenti una cinquantina di azionisti, che hanno preso la parola chiedendo e ottenendo risposte. E presenti anche i Roma Club: Utr e Airc hanno dato il loro parere favorevole, hanno ascoltato con interesse sia Cappelli sia Fenucci dare risposte esaurienti agli azionisti e hanno voluto sottolineare il bel clima costruttivo che si è respirato ieri a Trigoria. Ecco, di seguito, gli interventi della giornata. Michele Palermo (mentre va al microfono, l’avvocato Cappelli vedendo che il socio si avvicina con grande enfasi alla scrivania dice: «Vedo che ha propositi da battaglia»): «Qual è la cabina di comando a capo della Roma? Quali sono le scatole cinesi con le quali si controlla la società? Appare strano che ci siano stati forniti curricula solo in inglese a parte quello di Fenucci, la trovo una cosa irriguardosa nei confronti di molti soci che non sono a conoscenza dell’idioma di Albione».

Massimo Grotti: «Sono abbonato da cinquant’anni e sono romanista doc, non ho mai visto un passaggio di proprietà così lungo. All’avvocato Cappelli chiedo: quando ci sarà il benedetto closing? E l’opa?». Achille Leoni: «C’è stato un periodo troppo lungo di vuoto di potere, poi per fortuna attenuato dall' arrivo dell' avvocato Cappelli , tifoso romanista. Sarebbe apprezzabile che ciascuno dei candidati, data la scorsa conoscenza che l’assemblea ha di loro, si presentasse ed esponesse all’assemblea stessa la propria idea riguardo al nuovo progetto Roma».

Mario Staderini:«Arriviamo a questa seduta impreparati, non conosciamo il curriculum di tre dei cinque candidati dato che sono in inglese. In questa fase sarebbe stato apprezzabile un coinvolgimento maggiore dell’azionariato di minoranza. Il titolo in borsa da quando è iniziato il processo di vendita, e la dottoressa Mazzoleni ne può essere testimone, si è dimezzato. Qual è la situazione reale? Il ministero ha inviato qualcosa di scritto alla società? E la Roma come si muoverà? Ci sarà un’azione di risarcimento danni se la Roma non potesse dare la possibilità di fare l’abbonamento senza tessera del tifoso? Ho già fatto una diffida alla Roma per quanto riguardava la scarsa visibilità dei posti bassi dello stadio ad esempio in Curva Sud dalla fila 1 alla 40 non è praticamente visibile nulla dell’area di rigore più vicina, questa è una cosa vergognosa, spero che ci si muova già da settembre».

Avvocato Pizzicaria: «La Roma è finita con Franco Sensi. Voglio fare un saluto alla figlia Rosella che in regime di autofinanziamento ha fatto quello che si poteva fare con un debito di enorme portata. Secondo me chi è stato la rovina per certi versi di questo club pur essendo una valida persona è stato Daniele Pradè, se fosse rimasto anche con Sabatini sarebbe stato un pericolo pubblico. Con lui la Mazzoleni (che mi guarda sbigottita) e lo stesso Bruno Conti, rispettabilissime per sone ma che hanno fatto molti errori. Ora piazza pulita: Mazzoleni, Conti, Pradè, Tempestilli, che anche lui è un amico, tutti via. Le operazioni Antunes, Loria, sono state vergognose. Totti e De Rossi sono i nostri campioni ma non devono avere dei privilegi».

 

ECCO LE RISPOSTE DI CAPPELLI E FENUCCI Rispondendo a Mario Staderini il presidente ad interim della Roma si è scusato affermando che presto saranno tradotti in italiano i curricula in inglese. Inoltre ha aggiunto che saranno coinvolte le minoranze e che «per statuto della Roma si può fare, attraverso voto di lista che si terrà alla fine di ottobre. Lo diciamo con anticipo cosi gli azionisti di minoranza si possono organizzare e noi saremo lieti di ospitare questo rappresentante in consiglio». Sul valore delle azioni ha affermato: «Il dimezzamento non dipende dall’andamento della società, è un processo automatico all’annuncio dell’opa. Dal momento del closing (18 agosto) ci saranno 20 giorni per presentare il documento alla Consob. Da qui, altri 15 giorni per eventuali considerazioni da parte dell’organo di vigilanza e controllo. Quindi l’opa ci sarà per l’ultima settimana di settembre». Anche Fenucci ha voluto rispondere dichiarando: «La tessera del tifoso ha avuto successo da quando la Roma l’ha lanciata, noi abbiamo pensato che, nell’ambito di un progetto che vuole migliorare lo stadio, consentire ai tifosi di acquistare un carnet di biglietti elettronici con foto avrebbe agevolato tutti. Abbiamo presentato il progetto ma si sono riscontrati alcuni problemi con l’Osservatorio. Noi riteniamo che la nostra proposta possa essere un miglioramento organizzativo. Andremo avanti in questa cosa e credo che per la definitiva approvazione dell’Osservatorio ci serva un intervento di altre istituzioni calcistiche, che stiamo aspettando. Per i posti a visibilità ridotta penseremo in futuro di vendere quei posti per ultimi e a un prezzo più basso». Cappelli riprende la parola: «Le trattative fra una parte italiana e una statunitense portano sempre via tempo, ma credetemi non è stato cosi inusuale, perché siamo una società quotata in borsa. C’era solo tanta aspettativa. Ho tutti i motivi per pensare che il 18 ci sara il closing. Mancano solo formalità». Sui poteri dei consiglieri, Cappelli ha detto: «L’ad Fenucci ha potere di firma fino a 7 milioni per i calciatori e 1 milione per le operazioni extra mercato. Oltre questa cifra c’è un comitato esecutivo: Fenucci, Baldissoni, Cappelli, Fiorentino. I consiglieri non ricevono compensi al momento». Su Montali: «Abbiamo apprezzato il suo ottimo lavoro. Le scelte fatte non hanno a che vedere con la stima che abbiamo per lui. Sono cose che capitano». Sulla proprietà di Trigoria e del marchio: «Trigoria e il marchio Roma saranno acquisiti dal gruppo americano. Poi i programmi futuri li dirà la nuova proprietà». Alle 17.36 l’assemblea delibera: sono state confermate le nomine di Paolo Fiorentino, l’avvocato Mauro Baldissoni, il nuovo amministratore delegato giallorosso Claudio Fenucci, Roberto Venturini e Bernardo Mingrone.