rassegna stampa roma

Roma-Adriano, è bufera

(Corriere dello Sport – Piero Torri) – Confusione. Ci sembra, al momento, l’immagine più idonea re­lativamente alla questione Adriano-Roma. Per ora c’è una certezza: la storia del giocatore in maglia giallo­rossa è conclusa.

Redazione

(Corriere dello Sport - Piero Torri)- Confusione. Ci sembra, al momento, l’immagine più idonea re­lativamente alla questione Adriano-Roma. Per ora c’è una certezza: la storia del giocatore in maglia giallo­rossa è conclusa.

Sui perché si po­trebbero scrivere libri, sul come c’è da vedere cosa partorirà la confusio­ne. Con una società intenzionata an­che a usare le maniere forti, cioè re­scindere unilaterlmente il contratto estendendo l’azione anche a una pos­sibile richiesta di danni, e un Adria­no che non è d’accordo, convinto di avere le sue ragioni, così come le sue colpe. PERCHE’ -Adriano ha sbagliato. Ci sono uno, cinque, dieci casi suc­cessi nei suoi otto me­si romanisti, che, da contratto, garantireb­bero la società giallo­rossa sulla rescissio­ne unilaterale del contratto. L’ultimo, l’assenza ingiustifica­ta all’appuntamento con il professor Alex Castagna domenica mattina scorsa a Tri­goria, non è neppure considerato il più gra­ve. Sull’appuntamento, peraltro, si può aggiungere un dettaglio. E cioè che il giocatore avrebbe gradito po­co lo spostamento di giorno e sede dell’incontro che in un primo mo­mento era stato fissato il sabato mat­tina a Villa Stuart, struttura sanitaria per anni punto di riferimento della società giallorossa, prima di una vi­rata totale, complice anche un debi­to di qualche milione di euro. In ogni caso regge poco come tesi difensiva. Adriano non si è presentato, non ha risposto al telefono, non ha dato spie­gazioni. Episodio che ha portato an­che la dottoressa Rosella Sensi a di­re basta, ora c’è anche il suo semafo­ro verde alla cessione del brasiliano.COME -La soluzione sarà il divorzio, ma bisognerà trovare il punto d’in­contro sul come separarsi. Rescissio­ne o cessione? La prima ipotesi la Ro­ma, pur potendo praticarla, preferi­rebbe evitarla. Ci sono i presupposti per la rescissione, ma ci sono anche Adriano e i suoi procuratori che dico­no l’esatto contrario. Insomma, si an­drebbe allo scontro. Anche per que­sto la Roma preferirebbe la seconda soluzione, se non altro perché questo gli consentirebbe di incassare qual­che centinaio di migliaia di euro, sol­di che andrebbero a sommarsi al ri­sparmio di dodici mi­lioni di euro lordi sui restanti due anni e quattro mesi di sti­pendio garantiti dal contratto firmato dal brasiliano. C’è il Co­rinthians che già nel­la giornata di oggi potrebbe fare un’of­ferta intorno al mez­zo milione di euro. Dovesse succedere, per la Roma andreb­be bene. Il problema è che, invece, non andrebbe bene al giocatore che è di­sponibile a tornare a casa sì, ma nella sua Rio dove il Fla­mengo sarebbe pronto a prenderlo a giugno senza offrire nulla. Si dirà: ma davvero Adriano può fare un’azione di forza di questo tipo? La risposta è nelle due mensilità e le commissioni dei suoi procuratori, che tuttora vanta nei confronti del club giallorosso. Tutti gli aspetti del problema saranno approfonditi in un incontro previsto per domani tra Montali, Pradè e il procuratore del giocatore, Roberto Calenda. Sapen­do, tutti, che Unicredit e nuovi pro­prietari americani stapperebbero una bottiglia di champagne al mo­mentodei saluti.