(Corriere dello Sport - R. Maida) - Ne mancano tre. Un centrocampista, un difensore centrale, un attaccante duttile. Considerando arruolato Stekelenburg, che nelle prossime ore si metterà in posa con la sciarpa da tifoso al collo, la Roma ha bisogno di altri suonatori per completare l’orchestra immaginata da Luis Enrique.
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Roma, adesso spunta Nilmar
(Corriere dello Sport – R. Maida) – Ne mancano tre. Un centrocampista, un difensore centrale, un attaccante duttile. Considerando arruolato Stekelenburg, che nelle prossime ore si metterà in posa con la sciarpa da tifoso al collo, la...
Sabatini comincerà dalla prima linea, in accordo con la filosofia del suo allenatore che mira a creare e non a distruggere.
COLPO A SORPRESA - E così, ecco nascere un altro intrigante progetto: Nilmar, che Sabatini stava per portare al Palermo tre anni fa. Può essere lui, già seguito dalla Roma dei Sensi negli anni scorsi, il sostituto di Vucinic, per il quale è in corso la trattativa con la Juventus. Ventisette anni, dal 2009 al Villarreal, avrebbe le caratteristiche perfette per Luis Enrique: prima o seconda punta, attaccante centrale o esterno, corsa e talento, voglia e ambizione. Non è un finalizzatore superbo (21 gol in due anni nella Liga) ma è uno di quei calciatori che possono squarciare le partite all’improvviso. Come Vucinic, appunto. Ma i problemi sono tre: il costo, che più o meno equivale a quello di Mirko (15-18 milioni); il passaporto, che è brasiliano e quindi extra Unione Europea; lo stipendio (circa 2 milioni netti) che non migliorerebbe il monte ingaggi complessivo. La Roma, aspettando di capire se Lamela sarà davvero tesserato come comunitario, non può correre rischi regolamentari, almeno finché non sarà riuscita a piazzare il mattone Barusso all’estero.
STRATEGIA - La trattativa per Nilmar comunque c’è, confermata a tutti i livelli. In un certo senso anche da Ernesto Bronzetti, factotum del calcio spagnolo, che a Sky ha detto:«Rossi non si muove e non va alla Juve. Il Villarreal ha ceduto Cazorla e sta vendendo Nilmar a una squadra italiana». Insomma la possibilità concreta di un accordo, magari non immediato, esiste. Il mercato è lungo, il direttore sportivo Sabatini assicura di non avere fretta, ma una cosa appare certa: per finanziare i prossimi acquisti occorre prima impacchettare le cessioni. E’ successo già con Stekelenburg, bloccato subito dopo l’addio di Ménez. Questo perché finora la Roma ha speso circa 30 milioni incassandone una decina (Ménez più Riise) con un saldo negativo di 20 milioni, cioè quanto stanziato orientativamente dai nuovi proprietari americani. L’uscita più appetibile e redditizia, adesso, è ovviamente quella di Vucinic.
ALTERNATIVE - L’accelerazione improvvisa su Nilmar non cancella gli altri nomi che la Roma ha seguito nelle ultime settimane. Lo svizzero Shaqiri del Basilea, ad esempio, piace tantissimo e non è stato abbandonato, anche se il manager smentisce i contatti. E lo stesso Palacio, un tormento per la Roma di Ranieri nella domenica delle dimissioni, è in lizza per un posto nell’attacco di Luis Enrique. Ieri sono stati associati ai gusti di Sabatini persino Balotelli (da un giornale inglese) e il brasiliano Douglas Costa dello Shakhtar (Lucescu giura:«La Roma è interessata»), a segno nella scorsa stagione proprio all’Olimpico in Champions. Ma sono giocatori molto difficili da raggiungere. Come Pastore, che sta per lasciare l’Italia e arricchireZamparini di denaro esotico.
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