(Il Tempo - A.Austini) - La nuova definizione dei tifosi, in realtà, c’è la voglia di coinvolgerli e ascoltarli. La Roma americana si apre alla sua gente per invertire una rotta che negli ultimi anni ha annientato la passione dei romanisti.
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Roma a porte aperte
(Il Tempo – A.Austini) – La nuova definizione dei tifosi, in realtà, c’è la voglia di coinvolgerli e ascoltarli. La Roma americana si apre alla sua gente per invertire una rotta che negli ultimi anni ha annientato la passione dei...
Già quest’anno ci sarà un primo assaggio della nuova filosofia. Il lavoro da fare è tanto, partendo da una certezza: peggio di adesso non si può. Basta dare un’occhiata ai numeri: gli abbonamenti sottoscritti finora, circa 15mila, sono gli stessi dello scorso anno a questo punto dell’estate. Vuol dire che si finirà intorno alle 18mila tessere acquistate nella passata stagione, ovvero il minimo storico. A meno che i dirigenti non riescano a vincere la battaglia in corso da settimane sull’abbonamento alternativo alla Tessera del Tifoso. Ottenuto l’ok del Ministero degli Interni al carnet di 19 biglietti per le partite casalinghe, con foto allegata e stessi controlli applicati al momento dell’emissione, ora la palla è nelle mani delle Leghe di A e B e della Federcalcio che devono esprimere il loro parere sull’eventuale modifica da inserire nel protocollo. Entro questa settimana la Roma aspetta una risposta, con la sensazione che un eventuale «no» sarebbe politico più che di sostanza. Tessera o non tessera, l’Olimpico va riempito. I manager americani stanno studiando insieme ai dirigenti già attivi una serie di promozioni e iniziative speciali. La prima è già stata annunciata: i Distinti Nord diventeranno un’area riservata ai bambini e le famiglie con prezzi scontati. Un’altra idea per riempire i tanti seggiolini vuoti passa per accordi con gli sponsor a cui destinare dei pacchetti di posti. Aspettando la costruzione di uno stadio di proprietà, servirà però un accordo con il Coni. Il cliente paga e va ascoltato: prossimo all’apertura il cosiddetto «sportello del tifoso», un servizio imposto alle società dal nuovo protocollo Uefa. Sarà uno spazio virtuale, per la precisione un call center dedicato a risolvere i problemi pratici dei suoi tifosi. Anzi,clienti. L’interazione aumenterà anche in rete. DiBenedetto vuole trasformare la Roma in una «media company» e ha incaricato la società americana Neptune Web di realizzare un sito internet all’altezza di una società che vuole diffondere il suo marchio in tutto il mondo. In rete sarà possibile acquistare i biglietti delle gare e partecipare a iniziative e sondaggi. Anche Trigoria è pronta a spalancare le porte. La società vuole organizzare dei tour guidati all’interno del centro sportivo e ha già ottenuto l’ok di Luis Enrique all’apertura occasionale dei cancelli per gli allenamenti. Più complicata e lontana dalla realizzazione è l’ipotesi lanciata nell’ultima assemblea dei soci: nominare un rappresentante della tifoseria nel cda. Lo statuto prevede che chiunque metta insieme il 2,5% delle azioni in Borsa abbia diritto a un posto nel «board», ma al momento l’unica iniziativa di azionariato popolare, avviata da MyRoma, ha radunato solo lo 0,5% delle azioni.
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