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Rolando, garantisce Villas Boas

(Corriere dello Sport – S.Chioffi) – La Roma pensa a Rolando per sostituire Mexes. Sabatini l’ha scoperto quando giocava ancora nel Belenenses: era l’inizio del 2008 e il difensore si tro­vava in regime di svincolo.

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(Corriere dello Sport - S.Chioffi) - La Roma pensa a Rolando per sostituire Mexes. Sabatini l’ha scoperto quando giocava ancora nel Belenenses: era l’inizio del 2008 e il difensore si tro­vava in regime di svincolo.

Il Porto l’ha preso a parametro zero in quell’anno: era alla ricerca dell’erede di Pepe, ce­duto nell’estate precedente al Real Ma­drid per trenta milioni di euro. Subito ti­tolare accanto a Bruno Alves, dopo aver superato la concorrenza del capitano Pedro Emanuel.

LE CARATTERISTICHE - Uscito di scena il brasiliano David Luiz, che il Benfica ha girato a gennaio al Chelsea, Rolando è considerato il centrale più completo del campionato portoghese: 25 anni, alto un metro e 90, elegante nei disimpegni, prende in consegna la prima punta, è at­tento e agile in marcatura, forte di testa, ordinato negli appoggi, in grado anche di far ripartire l’azione. Usa soprattutto il piede destro. E’ nel giro della naziona­le rossoverde del ct Paulo Bento: è uno dei punti di riferimento del reparto in­sieme con Pepe, Bruno Alves e Ricardo Carvalho. Ha un contratto con il Porto fino al 2014. In tre stagioni ha festeggiato due scudetti, due Supercoppe e due Coppe. Ora, con Andrè Villas Boas in panchina, può conquistare anche l’Europa Lea­gue. Nei primi due anni con il Porto ha avuto come allenatore Jesualdo Ferrei­ra, che adesso guida il Panathinaikos. Fra campionato e coppe ha raggiunto quota 131 presenze e 13 gol. In questa stagione ha segnato due reti in Europa League (al Rapid Vienna e al Siviglia) e una nella finale della Supercoppa vinta contro il Benfica (2-0).

LA STORIA - Seguito dalla Roma e richie­sto anche dalla Juve, Rolando è nato il 31 agosto del 1985 nell’isola di São Vi­cente, arcipelago di Capo Verde, Ocea­no Atlantico. Ha cominciato a giocare a Bela Vista, sobborgo di Mindelo, in at­tesa di entrare nel settore giovanile del Batuque Futebol Clube, controllato da Joao Josè Cardoso da Silva, l’agente Fi­fa che ha seguito tutta la scalata del di­fensore. All’età di quindici anni, Rolando è sta­to tesserato dal Campomaiorense e nel 2004 è passato al Belenenses, firmando un impegno per quattro stagioni. Il pri­mo tecnico ad aggregarlo alla squadra maggiore è stato Manuel Josè, mentre a farlo debuttare nella “ Primeira Liga” contro il Maritimo è stato Carlos Car­valhal: una prova brillante, arricchita da un gol dopo ventiquattro minuti. Nel Belenenses ha lavorato più avanti con Josè Couceiro e Jorge Jesus.

LA VALUTAZIONE - Personalità e classe: Rolando Jorge Pires da Fonseca è il pi­lastro della difesa del Porto. Nel primi due anni aveva giocato al centro con Bruno Alves, ceduto nel 2010 allo Zenit di Spalletti. Ora al suo fianco si alterna­no l’argentino Otamendi (ex Velez) e il brasiliano Maicon ( ex Cruzeiro ). Un leader: quarantasette presenze in que­sta stagione e nessuna sostituzione. Po­tente e disciplinato: solo quattro cartel­lini gialli nelle ventisette gare in cam­pionato. Il Porto valuta il suo cartellino quindici milioni di euro. Rolando è mol­to stimato da Villas Boas e dal ct Paulo Bento. Non è il primo capoverdiano ad aver indossato la maglia della naziona­le portoghese: il più famoso è stato il centrocampista Oceano, otto gol in cin­quantasette partite tra il 1985 e il 1988.