rassegna stampa roma

Rincorsa ad handicap. La Roma perde Mexes

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Istantanee di fine impero giallorosso. Philippe Mexes che si accascia a terra con il legamento crociato anteriore sinistro rotto, Vincenzo Montella che richiama inutilmente Menez in copertura («quando lo...

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) Istantanee di fine impero giallorosso. Philippe Mexes che si accascia a terra con il legamento crociato anteriore sinistro rotto, Vincenzo Montella che richiama inutilmente Menez in copertura («quando lo facevo io, lui non capiva» , ha ironizzato ieri Fabio Capello)

, lo stesso allenatore che tiene a rapporto la squadra in cui tanti — si sussurra a Trigoria — pensano ad altro.

Ciao PhilippeCominciamo dalla cronaca, c’è da segnalare come Mexes domenica abbia giocato la sua ultima partita nella Roma. Per il difensore, stagione finita e titoli di coda virtuali, dopo 267 partite (e 15 gol) in giallorosso. Mexes, contattato anche dalla sua Nazionale, ieri è stato visitato a Villa Stuart dal professor Pier Paolo Mariani, consigliatogli da capitan Totti che lì è stato operato e messo le basi per guarigioni da record. Mexes, comunque, ne avrà per circa 4 mesi quanto basta per approdare direttamente al Milan, visto che l’accordo con lui— a dispetto dello stop — sarà confermato, tant’è che ieri si era parlato di intervento a Barcellona.

SbandamentoInutile dire come anche questo, in fondo, sia una spia di una sensazione di sbandamento che permea la quotidianità della Roma. D’altronde, in una fase di transizione come questa— dove la vecchia dirigenza è stata parzialmente delegittimata da tutte le voci sui nuovi arrivi e dove la futura proprietà ancora attende di poter operare concretamente —, suscita rispetto e tenerezza l’arringa montelliana alla squadra, il cui senso è: continuiamo a crederci.

In attesa L’allenatore tiene a rapporto i giallorossi, che i DiBenedetto Boys magari offrano sostanziosi argomenti per rimotivare alcuni di loro, radio spogliatoio dà Vucinic e Menez con la testa altrove (il francese domenica nell’intervallo avrebbe anche replicato seccato alle critiche dell’allenatore), i tre portieri assai preoccupati e un senatore come De Rossi alle prese col nodo esistenziale: rinnovo e Roma a vita oppure voltare pagina al Real Madrid?

Nodo allenatore Ma questa non è l’unica domanda. Un’altra, fondamentale, è: chi sceglierà con la nuova dirigenza la Roma che verrà. Montella, seppur con azioni in calo, continua a godere di credito, soprattutto se nella prossima stagione — in caso di approdo in Champions — si potesse arrivare ad un big come Ancelotti o (ancor più) Guardiola, che ha annunciato il suo possibile addio al Barcellona nel 2012. Ma il tam tam del mercato adesso rilancia anche le preferenze di Walter Sabatini, che il g. m. dell’Inghilterra ha indicato come suo braccio destro operativo. E sul fronte allenatore si sa che c’è un feeling che lega il d. s. in pectore a Gian Piero Gasperini, ex tecnico del Genoa, tant’è che si moltiplicano le voci di contatti tra i due.

Lamela&Sandro Inutile dire che, in vista dell’insediamento di Sabatini, la caccia al nuovo Pastore in Sudamerica si sta trasformando in una ridda di nomi. Uno su tutti: quello di Erik Lamela, 18 anni, trequartista del River Plate, su cui si sono già mossi Milan e Atletico Madrid. Potrebbe essere il futuro che avanza insieme a Sandro, 22, centrocampista del Tottenham. Occhio però: la Roma ha bisogno di certezze. E non c’è più tempo da perdere.