(Il Romanista - P.Bruni)«Il Re di Roma non è ancora finito. Totti è sugli scudi!». Semplice ed essenziale. La dedica per il capitano, nel giorno dopo il blitz di Bari, porta la firma di John Arne Riise direttamente dal suo blog.
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Riise lo incorona «Francesco è il Re»
(Il Romanista – P.Bruni) «Il Re di Roma non è ancora finito. Totti è sugli scudi!». Semplice ed essenziale. La dedica per il capitano, nel giorno dopo il blitz di Bari, porta la firma di John Arne Riise direttamente dal suo blog.
Poche parole per dimostrare, ancora una volta, quanta stima ci sia da parte del giocatore norvegese nei confronti del numero dieci. La vittoria del San Nicola, all’ultimo respiro, ha rimesso in piedi i sogni europei della squadra di Montella: «Ieri (domenica, ndc) è stata una partita importante per noi – spiega ai suoi fans Riise –perché con una vittoria avremmo messo pressione alla Lazio, per l’ultimo posto utile in Champions League. Sapevamo che non sarebbe stata una serata semplice: tre rigorie tre cartellini rossi non si vedono spesso in una partita di calcio. Abbiamo giocato un primo tempo lento e abbiamo chiuso sotto di un gol, 2-1».«Di fronte, in attacco, c’era Huseklepp –aggiunge l’ex Liverpool – che è stato bravo a segnare, per il Bari, la rete del secondo vantaggio. Poi, per fortuna c’ha pensato Totti con una grandiosa punizione e un preciso calcio di rigore a ristabilire il pareggio».
Coccole e caramelle non mancano, neppure, per il suo connazionale che tanto male ha fatto alla difesa romanista: «Da norvegese –continua Riise – sono felice per Erik (Huseklepp, ndc). Credo che il gol abbia significato molto per l’autostima e per il suo futuro nel club biancorosso».L’analisi dell’incontro, però, non si ferma ai quarantacinque minuti iniziali. Riise non vuole perdere l’opportunità di emozionare i lettori: «Al rientro dalla pausa è stato ancora più difficile: Daniele De Rossi, dopo appena tre minuti, ha ricevuto un cartellino rosso diretto. Lì, in realtà, ho pensato che sarebbe stato difficile tornare in partita, ma siamo stati bravi ad alzare notevolmente il ritmo del nostro gioco». «Successivamente – precisa l’esterno mancino –è stato mandato fuori dal campo anche Simone Perrotta. Tuttavia, siamo rimasti uniti e, con grande forza mentale, abbiamo cercato di fare il terzo gol. Ci sono voluti i cinque minuti di recupero: ho fatto l’assist a Rosi che ha segnato con lo stomaco!». Un istante che è durato un’eternità: «La sensazione al momento è stata incredibile! L’emozione,in quegli attimi, sia per i giocatori sia per i tifosi è semplicemente fantastica. Per questo amano il calcio! Era uno stato d’animo meraviglioso e selvaggio anche negli spogliatoi nel dopo la partita».
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