(Gazzetta dello Sport - A. Catapano) - Spettacolare, si vedrà. Abbondante, di sicuro. «Siamo così tanti che potremmo anche darci al football americano», è la battuta con cui l'a.d. Claudio Fenucci chiosa questa pirotecnica campagna acquisti romanista.
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Rifondazione Roma, presi anche Gago e Pjanic. Un' intera squadra targata USA
(Gazzetta dello Sport – A. Catapano) – Spettacolare, si vedrà. Abbondante, di sicuro. «Siamo così tanti che potremmo anche darci al football americano», è la battuta con cui l’a.d. Claudio Fenucci chiosa questa pirotecnica...
Quattro colpi a pochi metri dal traguardo, undici acquisti totali. Qualcuno ieri si è divertito a metterli in rete, per comporre la Newco Roma: Stekelenburg; Nego, Heinze, Kjaer, Jose Angel; Gago, Pjanic, Lamela; Bojan, Borini, Osvaldo. Mano al portafogli Di Benedetto e gli altri azionisti saranno contenti, anche se questo scherzetto gli costa una quarantina di milioni (compreso il riscatto di Borriello). È il saldo finale tra acquisti e cessioni (8). Cifra superiore alle aspettative. Doveva essere un'estate di sacrifici, taglio degli ingaggi, riequilibrio finanziario dopo i disastri della precedente gestione, e invece la nuova Roma ha finito per spendere più di tutte.
«Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi prefissi — rivendica Fenucci —. La Roma ora è una squadra completa in ogni reparto». Il dato numerico non si discute, il criterio con cui è stata allestita la squadra è opinabile: difesa ricostruita con Heinze e Kjaer, ma con poca qualità sulle fasce; centrocampo rinforzato con Pjanic e Gago last minute, ma molto dipenderà dal rendimento di De Rossi, reduce da due stagioni di basso profilo e con il contratto in scadenza tra pochi mesi; attacco congestionato, soprattutto al centro.
La palla a lui - Quanto lavoro per Luis Enrique! La rosa è lievitata — Antei, Virga e Brighi le uniche cessioni di ieri —, il tecnico spagnolo ora dovrà gestire 30 giocatori, tra giovani rampanti e vecchie glorie già sul piede di guerra. Senza nemmeno la valvola di sfogo dell'Europa e con l'esigenza di organizzare allenamenti differenziati: materiale per l'Assocalciatori. Anche Marco Borriello alla fine è rimasto. Paga i 15' di Bratislava che gli avrebbero precluso altre apparizioni europee fino a febbraio e, in generale, la crisi economica. Nessuno si è potuto permettere il suo ingaggio, né il Psg degli emiri né il Milan di Berlusconi. Lui ha provato fino all'ultimo a tornare in rossonero, anche riducendosi lo stipendio, ma Galliani, a malincuore, lo ha dovuto rinviare al prossimo anno.
Linea verde - Altro dato inconfutabile: è una Roma più giovane. In pochi mesi l'età media della rosa giallorossa è scesa da 30,4 a 26,8. Giovane, ambiziosa e piena di talento, anche questo è innegabile. Una squadra «futuribile», in linea con il progetto Usa. «Abbiamo molti ragazzi ma di indubbie qualità tecniche — racconta Fenucci —. Era ciò che la nuova proprietà voleva fare: ragazzi giovani uniti a calciatori esperti già presenti in rosa per permettere alla squadra di essere subito competitiva». È la variabile che decreterà il successo o l'insuccesso di questa avventura: Luis Enrique riuscirà a coinvolgere i senatori, tutti o quasi probabili panchinari?
Ultimi arrivati - Ovviamente sprizzano entusiasmo. Miralem Pjanic, pagato 11 milioni, ha firmato un quadriennale con super ingaggio a salire, da 3,6 a 4,5 milioni lordi (più premi). Gago resterà un anno in prestito (per 500.000 euro), convinto che a Roma tornerà protagonista. «Per me è una grandissima occasione», riconosce. Kjaer ha salutato il Wolfsburg, pure lui temporaneamente (la Roma scuce 3 milioni per il prestito e altri 7 se vorrà acquistarlo). Infine Fabio Borini da Parma, l'ottavo attaccante per Luis Enrique: giovane ed esplosivo. «In un paio di stagioni diventerà un grandissimo», giura Walter Sabatini. Ma quante partite riuscirà a giocare quest'anno?
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