rassegna stampa roma

Riecco Sini: “Roma aspettami”

(Il Romanista – V. Meta) – L’eroe di Amsterdam fa una faccia vagamente ammirata mentre si rialza con in mano il pallone su cui non è riuscito ad arrivare, tanto bene l’ha calciato il ragazzo con il fratino giallo. Appartiene a...

Redazione

(Il Romanista - V. Meta) - L’eroe di Amsterdam fa una faccia vagamente ammirata mentre si rialza con in mano il pallone su cui non è riuscito ad arrivare, tanto bene l’ha calciato il ragazzo con il fratino giallo. Appartiene a Simone Sini il sinistro fatato che ha battuto francesco Toldo, portiere d’eccezione in una partitella dell’Under 20, l’ultima disputata alla Borghesiana prima della partenza per la Polonia dove oggi è attesa dalla seconda partita del Quattro Nazioni.

Diciannove anni compiuti ad aprile, la prima partita in serie A giocata con la maglia del Lecce, titolare a San Siro la sera della presentazione di Ibrahimovic, giusto un anno fa Sini sembrava destinato a una stagione da protagonista. Invece, per qualche motivo che nemmeno lui sa spiegarsi, le cose sono andate diversamente, tanto da fargli chiudere l’annata con appena due presenze. Una beffa per uno che da quando aveva quindici anni è abituato a essere quello su cui sai di poter contare nei momenti che contano (se c’è da battere un rigore in una finale scudetto, per esempio). Fortuna che Simone riesce a non prendersi troppo sul serio e quando parla della sua strana storia a Lecce lo fa con quella sua aria di ironico distacco. Quando hanno vinto lo scudetto Giovanissimi Nazionali, fra lui e Viviani c’erano una trentina di centimetri di differenza. Ora che quel divario si è quasi azzerato, è Sini il primo a ridere delle rispettive esperienze: «Sono contento per Federico... speriamo non gli succeda quello che è successo a me (ride, ndr)». Anche la prima da titolare di Sini non era andata male, «Eh, peccato che poi non ho più giocato. La prima l’ho giocata dall’inizio pure quest’anno, adesso speriamo di non fare la fine dell’anno scorso! Ho giocato la prima, penso anche bene, non abbiamo preso gol. È vero che l’ultimo giorno di mercato il Bari ha preso Diego Polenta (ex Primavera del Genoa, che ha rifiutato un’offerta del Barcellona per il prestito pur di non rischiare di perderlo al momento del riscatto, ndr), ma credo che farà il terzino, mentre io continuerò a fare il centrale. Ripeto, la prima è andata bene, vediamo adesso che succede».

Intanto è arrivato l’esordio con l’Under 21, a Varese contro la Svizzera: «Una bellissima esperienza e una grande emozione. Ci tenevo a esordire e ora spero di convincere Ferrara a convocarmi ancora. Sicuramente è un palcoscenico importante. Però adesso preferisco pensare all’Under 20. Siamo stati molto sfortunati nella prima partita, abbiamo subito l’occasione per riscattarci e ci teniamo a fare bene. Questo è un gruppo importante, ci conosciamo da anni e siamo cresciuti insieme». Poi tornerà a pensare al Bari: «Devo impegnarmi al massimo per recuperare il tempo perso, visto che sono arrivato tardi rispetto all’inizio della preparazione e sono un po’ in ritardo. Ho trovato un ambiente molto stimolante, ci sono tanti ragazzi giovani, da Crescenzi, con cui ho giocato in Primavera, a Masi che è romano pure lui e che conosco da tanto tempo. Quello che mi ha impressionato è stata la grande disponibilità con cui mi hanno trattato anche i compagni più esperti, in particolare il capitano Massimo Donati. Li ringrazio davvero, mi stanno aiutando tantissimo». A proposito di Crescenzi, ma com’è andata la storia del piatto di Masiello?«Ah, non lo so - ride Simone -, io non c’ero...».