Ride bene chi ride ultimo

(Il Romanista - M. Bianchini) - Il proverbio è una massima popolare che nasce dall’esperienza comune. Forse ci siamo rifugiati chissà quante volte dietro al famoso detto "ride bene, chi ride ultimo" .

Per i tifosi romanisti che hanno riempito l’Olimpico con l’applauso dell’orgoglio, deve diventare uno stendardo da mostrare sugli spalti nei giorni che verranno. Tra le pieghe di quel "ride bene, chi ride ultimo", c’è molto di più di una battuta che può nascere spontanea come risposta di circostanza. Il popolo giallorosso ha dimostrato di possedere una maturità tale, da zittire in partenza penne e microfoni che potranno spendere solo parole di ammirazione. La gente ha capito che si va costruendo un progetto rivoluzionario e non ha tardato a rendersi edotta della sua parte, del suo "mattone" indispensabile alle fondamenta dell’edificio. La "creatura" di Luis Enrique sta vedendo la la luce accompagnata da vagiti che nascondono la forza vitale della dell’infanzia . Seguendo il naturale percorso, approderà all’età adulta generando momenti di riflessione serena. Se in omgaggio alla filosofia del rinnovamento, si osse andati a cercare giovani di belle speranze nei vivavi delle squadre di provincia, si avrebbe tutto il diritto di storcere tre volte il naso. Ma l’equazione, nonostante l’aleatorietà del calcio, non potrà che fornire un solo risultato, se i fattori si identificano in undici acquisti di fama già consolidata. Lasciamo che il "barman" Enrique metta insieme gli ingredienti giusti per il "cocktail" da offrire alla nostra gente, in ringraziamento del credito accordato. E allora tornerà prepotente a proporsi fra i tifosi romanisti il proverbio:"ride bene, chi ride ultimo"!