rassegna stampa roma

Ricominciamo da tre: Villa Boas, Buffon e Pastore

(Il Romanista – E.Masetti) – L’ennesima sconfitta, l’ennesima delusione, l’ennesimo obiettivo gettato (quasi definitivamente) al vento: la Roma ha bisogno di rinnovarsi. E la prima pedina che deve far parte di questo processo è...

Redazione

(Il Romanista - E.Masetti) - L’ennesima sconfitta, l’ennesima delusione, l’ennesimo obiettivo gettato (quasi definitivamente) al vento: la Roma ha bisogno di rinnovarsi. E la prima pedina che deve far parte di questo processo è l’allenatore.

Una scelta non facile, un nodo che verrà sciolto solo nelle prossime settimane, anche se pare che in questo momento gli sforzi principali siano rivolti a Villas Boas, tecnico del Porto e pallino di quel Franco Baldini a cui gli americani intendono mettere in mano le chiavi della Roma che verrà. Oltreoceano si lavora senza sosta, in Europa anche. Baldini ha incontrato due mesi fa Villas Boas in Portogallo, ne è rimasto colpito e, pur avendo incassato per ora un no, tenterà di convincerlo. L’allenatore portoghese, consigliato anche da Mourinho, si è promesso al Liverpool ma ancora non ha firmato nulla e potrebbe decidere di tentare l’avventura romana (anche se c’è chi parla di un interesse della Juventus). Per dire sì alla Roma, chiede garanzie tecniche e totale libertà nella gestione della squadra. Per un Villas Boas in rialzo, sembrano in ribasso, invece, le quotazioni di Ancelotti, che punta a Madrid e mette la Roma in secondo piano. Difficilissimi, al momento, gli arrivi di Wenger e Guardiola che, almeno per un’altra stagione, dovrebbero rimanere all’Arsenal e al Barcellona.

Dalla panchina alla scrivania: tra coloro che resteranno a Roma c’è Gian Paolo Montali, che dovrebbe far parte del futuro Cda e il cui contratto è pronto da tempo. Il direttore operativo sta cercando di far concludere alla squadra in maniera quantomeno dignitosa la stagione, ma anche lui è rimasto deluso da alcuni giocatori, soprattutto sul piano della personalità, e con alcuni di loro è stato piuttosto duro. A Roma (e dintorni) c’è spesso anche Walter Sabatini, dal primo luglio il nuovo direttore sportivo. Fino ad allora lavorerà come consulente di DiBenedetto, muovendosi sul mercato con la regia di Franco Baldini. Il futuro direttore generale, che pare aver sciolto tutte le riserve sul suo ritorno a Roma, sta cercando in tutti i modi di liberarsi dalla federazione inglese già a giugno, ma, se questo non dovesse essere possibile, non arriverà in alcun modo allo scontro e rimanderà l’arrivo a Trigoria di qualche mese. Quando? Ad ottobre, una volta terminati, con l’aritmetica qualificazione, i gironi di Euro 2012. Baldini e Sabatini si sentono spesso, insieme concordano operazioni e strategie, anche se il primo si sta occupando in particolare dell’allenatore, il secondo dei giocatori. Ha già pronta una lista di nomi, oltre 50, che sta sottoponendo, e sottoporrà, ai nuovi proprietari. Reparto per reparto, Sabatini si sta concentrando sia su nomi già affermati, sia su talenti ancora sconosciuti al grande pubblico. Di qualcuno non si sanno neanche i nomi, visto che è sua abitudine lavorare sottotraccia per sottrarsi ad inutili, o dannosi, giochi al rialzo. Tra coloro che invece si conoscono eccome c’è Gigi Buffon, l’obiettivo numero uno per la porta e il sogno, insieme a Pastore, di DiBenedetto.

Buffon, che ha mandato e manda continui segnali di gradimento a Roma e alla Roma, verrebbe nella Capitale firmando un triennale da circa quattro milioni a stagione, spalmando così in più anni l’attuale ingaggio(6 milioni) alla Juventus. Con il club bianconero i rapporti sono piuttosto tesi, anche se quando Buffon accettò di giocare in serie B, da campione del Mondo, ci fu un tacito accordo secondo cui, in caso di richiesta, il giocatore sarebbe stato lasciato libero. Nella trattativa per Buffon potrebbe rientrare Jeremy Menez, che alla Juventus piace, che è meno caro di Mirko Vucinic e che, consigliato anche da Zidane, potrebbe cercare il riscatto a Torino. Diverso è invece, come detto, il discorso per quanto riguarda il montenegrino che, per meno di 20 milioni, non sarà lasciato partire. La Roma punta ad investire tutti i soldi della sua cessione. L’obiettivo è Pastore, ma servirà anche un centrale in grado di sostituire Mexes (bocciato Lugano, Kjaer - nonostante le parole del suo agente che getta acqua sul fuoco - è in pole, alle sue spalle c’è Bovo, con cui si tratta sulla base di un triennale) e un attaccante giovane e di prospettiva che possa crescere con calma. In questo senso, il primo nome sul taccuino di Sabatini è quello di Lamela del River Plate. C’è poi il centrocampo: la Roma ha in mano Santana, che si svincola dalla Fiorentina (è un colpo di Pradè, che potrebbe anche restare a Trigoria magari come capo degli osservatori), osserva da vicino la situazione Montolivo, sempre in scadenza con la Viola, ma in questi ultimi giorni pare essersi decisa a puntare su Sandro del Tottenham. Ventun anni, costa intorno ai dieci milioni, ma, inserendo nella trattativa un giocatore, si può prendere anche a meno. Dall’Inghilterra, in questo senso, rimbalza una voce che sarebbe clamorosa: la Roma darebbe al Tottenham Vucinic più soldi in cambio di Sandro e Bale. Un affare da almeno 40 milioni di euro, ma che farebbe sognare non poco i tifosi gialloross