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Registrabili come marchi i nomi di città nel calcio

Se viene aggiunto anche un piccolo elemento distintivo, tipo la data di fondazione della società, tale marchio sarà registrabile

Redazione

Registrare il nome di una squadra di calcio è possibile anche se fa riferimento alla città di appartenenza. I marchi in questione godono della tutela accordata dalla disciplina del diritto industriale e di quello penale. A stabilirlo la Corte di cassazione con sentenza 33900/18 depositata il 19 luglio scorso, scrive "Italia Oggi".

La vicenda riguarda il sequestro operato ai danni di un soggetto relativo a 2628 magliette di squadre di calcio italiane ed estere nonché etichette, bobine e cartellini riferiti alle squadre di calcio. Il tribunale di Lodi aveva accolto il riesame del soggetto, adducendo che il nome delle squadre di calcio non possa essere tutelato come marchio dal diritto industriale. Questo perché le squadre nascono come associazioni senza scopo di lucro e molte riportano il nome della città di appartenenza. La Corte, però, ha ribaltato il giudizio del tribunale. Per prima cosa "i mutamenti normativi nel frattempo intervenuti" rendono il giudizio non pertinente in quanto non attuale. Questo perché nel 1996 è stato abrogato il divieto di distribuzione degli utili. Inoltre, nello stesso anno, è stato esteso l'oggetto sociale delle società sportive che sono diventate imprese a tutti gli effetti.

In merito al nome della città, "se è pur vero che i marchi utilizzati della squadre evocano la denominazione geografica della città o della regione in cui gioca la squadra, anche una denominazione geografica può essere inserita in un marchio e dare luogo ad un marchio forte purché l'insieme del segno non adempia ad una funzione meramente descrittiva". Se al toponimo viene aggiunto anche un piccolo elemento distintivo, tipo la data di fondazione della società, tale segno sarà registrabile.

(Italia Oggi)