rassegna stampa roma

Re Totti

(Il Messaggero – M.Ferretti) Duecentosei gol. Tutti in serie A, tutti con la maglia della Roma. Dal primo al Foggia, 4 settembre 1994, alla doppietta firmata a Bari domenica Primo Maggio 2011.

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(Il Messaggero - M.Ferretti) Duecentosei gol. Tutti in serie A, tutti con la maglia della Roma. Dal primo al Foggia, 4 settembre 1994, alla doppietta firmata a Bari domenica Primo Maggio 2011.

Raggiunto e sorpassato Roberto Baggio, il Divin Codino che ha attaccato gli scarpini al chiodo a quota 205 reti. Francesco Totti non finisce più di stupire: altra doppietta (la numero 45: la prima e l’ultima al Bari), altro traguardo tagliato a braccia alzate. Obiettivo nel mirino, adesso? Gunnar Nordahl, innanzi tutto, cioè 210 reti con la stessa maglia, quella del Milan. Poi Josè Altafini, 216 gol con le casacche di Milan, Napoli e Juve. Intanto, per salutare l’ennesimo record del capitano della Roma, ieri si sono mobilitate anche l’Uefa e la Fifa. King Totti, sorpasso da 10: ecco il titolo dell’articolo apparso sul sito Uefa.com prendendo in prestito la t-shirt esibita da Totti al San Nicola. «Che Francesco Totti batta un record ormai non è più una grande notizia, ma superare un giocatore come Roberto Baggio nella classifica dei marcatori di tutti i tempi in campionato è senza dubbio un traguardo che va festeggiato nella giusta maniera», il testo.

E il riconoscimento della Fifa: «Totti incoronato moderno re dei gol» scrive la federcalcio internazionale, «Il re di Roma non è morto e non morirà mai. L’emblematico attaccante della Roma è un giocatore che ha legato la sua carriera ad un solo club, dopo aver trascorso 18 anni in giallorosso», si legge su Fifa.com. E, a proposito di siti internet, ieri Totti ha personalizzato il proprio con un 206 a caratteri cubitali rossi, su uno sfondo giallo e rosso, nella home page. «Mi sono divertito a disegnare personalmente una maglia per festeggiare questo momento indimenticabile. Il Re di Roma non è morto, l’ha pronunciata un cronista inglese durante il derby del marzo scorso in cui ho segnato due reti alla Lazio e mi è piaciuta subito. Anche perché una cosa è vera: non muoio mai!», ha scritto sul blog. E ancora. «E un grazie va a mio padre, che domani (oggi, ndr) compie gli anni. Baggio è stato uno dei calciatori più forti del mondo e della storia. Lo ringrazio per tutto quello che ha fatto vedere in passato. E questo è un record speciale che mi onora e che sento tantissimo».

Un po’ di numeri: 471 presenze in A (37633 minuti), 206 reti, media di 0,44 gol a partita, una ogni 182,6 minuti, 607 le gare complessive con 261 gol. Domenica sera, al termine della partita contro il Bari, Totti (che durante il gioco era stato beccato dalle telecamere, dopo un rigore non concesso alla Roma, a dirne quattro pesantissime all’arbitro Russo) aveva fatto il giro delle tv. «Non so dire se sono più forte io o è più forte Baggio. So solo che io ho segnato più di lui... Il re di Roma non è morto e non morirà mai, so quello che posso dare. Sono contento di avere superato un altro record e di aver preso un campione come Baggio. La pecca è il mio secondo rigore sbagliato: stavo per compromettere tutto l’anno. Ma l’ho fatto apposta, perché non avevo un’altra maglietta... Con forza, volontà e cattiveria abbiamo reagito da grande squadra. Nervi tesi? Quando non ottieni certe cose in campo poi reagisci e fai cose che non vanno fatte. Bisogna stare vicino a De Rossi. Se a Bari avessimo pareggiato sarebbe finito tutto, invece mancano tre partite alla fine del campionato e noi cercheremo di fare sempre bottino pieno», il virgolettato di Mister 206 che ieri, in compagnia della moglie Ilary ha girato sull’Appia Antica un altro spassoso spot televisivo per la solita compagnia telefonica.