(Il Romanista-D.Galli) Si è mossa l’Assemblea Capitolina. Si è mosso il suo presidente Marco Pomarici. Per dire basta ai pregiudizi. Per solidarizzare con la Comunità Ebraica.
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Razzismo, si muove Pomarici
(Il Romanista-D.Galli) Si è mossa l’Assemblea Capitolina. Si è mosso il suo presidente Marco Pomarici. Per dire basta ai pregiudizi. Per solidarizzare con la Comunità Ebraica.
Ma soprattutto per studiare la proposta di un’iniziativa comune tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica, che magari coinvolga la Roma e la Lazio.
Una proposta lanciata sulle colonne de Il Romanista dal portavoce della Comunità, Ruben Della Rocca, dopo i soliti cori "romanista ebreo" cantati da parte della Nord al derby e uno stendardo che recitava "Klose mit uns", pericoloso richiamo all’ideologia nazista. Mantenendo la promessa fatta al nostro giornale, Pomarici si incontrerà nei prossimi giorni con gli esponenti di spicco della Comunità. Passerà dalle parole ai fatti, evento raro in questo Paese. In questa città. Discuteranno di cosa potrà fare l’Assemblea Capitolina per far sì che la gente non dimentichi. Che gli studenti non dimentichino. Specie loro. L’idea della Comunità è quella di ripetere l’esperienza del 2000: Cragnotti e Sensi assieme alla scuola elementare ebraica "Vittorio Polacco" per lanciare un segnale fortissimo. Per dire no al razzismo e all’antisemitismo, forma peculiare di razzismo. E se non sarà possibile coinvolgere la Roma e la Lazio, si pensa di portare comunque un messaggio di pace negli istituti scolastici della Capitale. Mai come in questi giorni è un atto dovuto per battere il pregiudizio. E che la strada da fare sia ancora tanta lo dimostrano le parole del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini. Intervenendo sabato a Mediagol.it, ha commentato così la presunta estorsione tentata dall’agente di Pastore, Marcelo Simonian: «Io preferirei dare questi 10 milioni (i soldi della commissione concordata, ndr), invece che a Simonian, in beneficenza e forse lo faremo a Palermo. Non è possibile che questi soldi vadano a certa gente che opera in modo scorretto. Una cosa simile in un ambito diverso accade in America dove ci sono avvocati per la maggior parte di estrazione ebraica che aspettano i propri futuri clienti fuori dai tribunali e ospedali, promettendo consulenze gratuite che poi si rivelano invece con percentuali di provvigioni altissime, anche del 50%». Avvocati ebrei che promettono consulenze gratuite fuori dai tribunali e dagli ospedali e che invece poi si fanno pagare? Avvoltoi, quindi. La Comunità Ebraica italiana ha accolto con sconcerto le parole di Zamparini. Oggi saranno stigmatizzate in una nota che sarà affidata all’Ansa. E che il presidente del Palermo abbia ingaggiato Zahavi, un giocatore di fede ebraica, importa poco. Anzi, nulla.
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