(La Gazzetta dello Sport - A.Catapano) - Povero Ranieri, non sopporta più le «iene» dei giornali. Gli incontri con i cronisti sono diventati supplizi, prove di resistenza, a chi cede per primo.
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Ranieri scatta "Napoli super, noi all'altezza"
(La Gazzetta dello Sport – A.Catapano) – Povero Ranieri, non sopporta più le «iene» dei giornali. Gli incontri con i cronisti sono diventati supplizi, prove di resistenza, a chi cede per primo.
Ieri l’allenatore ha mollato subito. Si è inalberato quando gli si è chiesto di Adriano. «Dal Brasile dicono falsità, non guidava lui, perché gli hanno ritirato la patente?» . Ha rispedito al mittente quesiti societari. «Di questo non voglio parlare» . E domande sul suo futuro. «Parlo solo di campo» . «Tanto quello che dico io non conta mai» . «Perché voi non mi ascoltate» .
Cattivi pensieri Il ruolo di vittima non gli si addice. E stupisce anche i suoi collaboratori: mai visto tanto insofferente e abulico, eppure eravamo alla vigilia di Roma-Napoli, match che può raddrizzare o buttare a mare il campionato dei giallorossi. Dov’è finita la carica testaccina di Ranieri? Sembrava distante, ieri. Meno sul «pezzo» , come se tutta l’attenzione fosse già rivolta al futuro. Ecco. L’impressione è che la trattativa per il rinnovo contrattuale, cominciata quasi un anno fa con la Sensi e ora condotta con la banca, lo abbia infine logorato. In questi giorni gli hanno comunicato Sulla partita: «Grande sfida tra una squadra che sta facendo molto bene e una che non esprime tutto quello che ha» che le sue richieste— due anni di contratto — sono state respinte. Forse per questo ieri era particolarmente tormentato. Perché ha capito di non far parte del progetto americano. Thomas DiBenedetto e i suoi soci hanno altre idee in testa, altri nomi, Ancelotti e non solo. Non Ranieri, cui sarebbero disposti a concedere giusto un altro anno, se questo servisse a dargli più autorevolezza nello spogliatoio. Ma avrebbe il sapore sgradevole della concessione, appunto. «Del mio rinnovo stiamo parlando» , ha detto ieri Ranieri. Ma con chi? Gli americani sono stati chiari con Uni-Credit: se volete, fategli un altro anno di contratto, ma con una clausola rescissoria che, nel caso, paghereste voi.
Sogni Saputo tutto questo, dove trovare gli stimoli per riportare la squadra in zona Champions, obiettivo minimo per restare competitivi anche in futuro? «Io sono un sognatore— dice Ranieri —, i sogni aiutano a vivere, poi magari mi sveglierò» , la frase un po’ marzulliana è riferita al recupero di Adriano, ma ha tutta l’aria di essere autobiografica. «Il Napoli è una grande squadra, ma noi non ci sentiamo inferiori. Sarà una sfida super, tra una squadra che sta facendo molto bene e una che non riesce a esprimere tutto il suo potenziale» .
Realtà In pochi giorni la Roma si gioca presente e futuro. Tra il Napoli oggi e lo Shakhtar mercoledì, lunedì pomeriggio — mentre Thomas DiBenedetto presenzierà al preraduno dei Red Sox in Florida, a Fort Myers— si riunirà il Cda di Roma 2000 (ieri è stata deliberata anche la costituzione della Newco) che avvierà l’esclusiva di cessione con gli americani. I documenti sono arrivati e soddisfano ampiamente UniCredit, soprattutto quelli relativi alle disponibilità finanziarie dei cinque investitori. La cessione della Roma a DiBenedetto sta diventando realtà. Da Uni-Credit ribadiscono: «Siamo molto ottimisti» . Ranieri decisamente meno.
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