rassegna stampa roma

Ranieri: Roma, non perdo la testa

(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – Il derby va dimenticato in fretta, stasera la Roma torna in campo contro il Cagliari per conti­nuare la scalata verso il vertice della classifica.

Redazione

(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) - Il derby va dimenticato in fretta, stasera la Roma torna in campo contro il Cagliari per conti­nuare la scalata verso il vertice della classifica.

Ranieri farà turno­ver, considerato il tour de force che porterà la squadra giallorossa a giocare sette partite in un mese su tutti e tre i fronti. Tra dicembre e gennaio la Ro­ma ha messo insieme una serie positiva interrotta solo dalla sconfitta contro la Samp. Ora il tecnico di San Saba non vuo­le più fermarsi: « Vogliamo conti­nuare a fare bene, il Cagliari è una squadra forte e compatta, dobbia­mo fare una grandissima partita » . Sulla favorita per lo scudetto Ra­nieri non ha dubbi. E’ un film già visto: «L’Inter è ancora la squadra da battere, senza nulla togliere al Milan. Leonardo ha ridato entusia­smo a quei campioni e noi dobbia­mo metterci in mezzo, sulla scia e spingere a mille». Perché il tecnico tiene saldamente ancorata la Roma alla lotta scudetto: «Io ci credo. La Roma è attrezzata per lottare con le grandi, Inter e Milan. E’ difficile, ma a me piacciono le cose difficili. E lotto per conquistarle. Così voglio che facciano i giocatori, Voglio es­sere un pretendente».

CONTRATTO - Ranieri ci vuole prova­re fino in fondo: «Fare l’allenatore a Roma è molto difficile, ma il mio sogno è vincere qualcosa qui. Fare più punti di tutti nell’arco solare è una presa in giro, io voglio farli in un campionato». Alla fine i risulta­ti sono l’unica cosa che conta. E con quelli Ranieri sa che può guada­gnarsi la conferma. Negli ultimi tempi si è tornati a parlare del rin­novo del contratto: « Non mi sono mai preoccupato, non lo ero agli inizi della carriera e non lo sono oggi. Non è un contratto che mi fa dare di più, perché cerco di dare sempre il massimo. Questa situa­zione non genera apprensione, in­sicurezza. So che la Roma sta at­traversando un periodo particolare della sua storia. Se l’allenatore perde la testa succede un quaran­totto. Non me lo pos­so permettere, non succederà perchè è la mia squadra del cuore e perchè ho un certo carattere. In tempesta non perdo la testa». Se l’attuale società dovesse andare avan­ti in attesa che si trovi un acquiren­te per la Roma, tornerebbe alla ca­rica per prolungare il contratto del­l’allenatore, per dargli forza all’in­terno dello spogliatoio: « Potrebbe essere così, ma non sono conside­razioni che devo fare io. Più di ri­nunciare ad altre offerte che avevo non posso fare. Voglio stare qui. Sa­pevo cosa mi aspettava. Troppo fa­cile andare via quando hai fatto be­ne. Io sono tornato a Roma dopo 35 anni e vorrei restarci il più a lungo possibile. Allenare la Roma non è facile, ma a me intriga molto».

DIFFICOLTA’ ­ Quest’anno non è facile gestire la rosa e ci sono stati casi di nervo­sismo. L’ulti­mo allenatore che ha vinto con la Roma, Fabio Capello, non era amato dai suoi giocatori: « Ogni allenatore mette in campo e nello spogliatoio il proprio carattere. Non puoi imi­tare qualcuno. Non credo di avere un cattivo rapporto con i ragazzi. Se l’allenatore ha carattere fa sì che la squadra si compatti contro di lui però deve farsi apprezzare sotto l’aspetto tattico, altrimenti non va lontano. Non è facile per un tecnico trovare chiavi di lettura per tutti i giocatori. E’ più facile che i giocatori capiscano una persona sola che è l’allenatore e una volta che si adeguano a quella linea di condotta è più facile per tutti». Aspetta Pizarro e Adriano, i due infortunati: «Credo che con il ritor­no di Pizarro tutte le pedine saran­no al loro posto e riprenderemo quella continuità che ci manca. Con Pizarro la Roma è la squadra che riesce a far meglio il possesso palla. Mi dispiace per Adriano, è un ragazzo molto sensibile. Ora do­vrà restare fermo tanto tempo, ha avuto un infortunio serio. Non sarà una cosa facile, purtroppo non glie­ne va bene una, ma sono ancora convinto che ci potrà dare una grossa mano».