(Corriere dello Sport – P.Torri) - Casa Ranieri, cuore dei Parioli, esterno, pomeriggio. Il sole batte sul terrazzo all’attico al civico novantanove, il portiere non parla neppure sotto tortura, le finestre sono chiuse, nessuno lo ha visto, tutti sanno che è il più brutto giorno della carriera per l’ormai ex allenatore della Roma.
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Ranieri: Ora faccio il tifo per Vincenzo
(Corriere dello Sport – P.Torri) – Casa Ranieri, cuore dei Parioli, esterno, pomeriggio. Il sole batte sul terrazzo all’attico al civico novantanove, il portiere non parla neppure sotto tortura, le finestre sono chiuse, nessuno...
Non c’è stato Valencia, non c’è stato Chelsea, non c’è stata neppure Juventus che l’ha trattato con una volgarità senza precedenti, a fargli così male. GRAZIE ROMA -Aveva sognato di vincere con la sua Roma, dove era tornato a distanza di trentacinque anni trascorsi in giro per l’Europa. La conclusione, dopo diciotto mesi, è stata un incubo. Vissuto e affrontato con la dignità di sempre,« a testa alta »ci diràquando deciderà di tornare a parlare per raccontare la sua verità, le dimissioni rassegnate nello spogliatoio di Marassi, una notte senza chiudere occhio, una mattinata a dire addio al suo sogno che non c’è più. Poi la voglia di comunicare il suo stato d’animo, consegnato a un comunicato diffuso dal suo ufficio stampa personale:« In queste ore, in tantissimi mi hanno scritto e mandato messaggi di stima e affetto. Ringrazio tutti, un pensiero particolare va a Rosella Sensi per le parole dette e l’opportunità che mi ha dato di guidare la squadra del mio cuore. Ringrazio ancora una volta la squadra per il percorso fatto insieme e i successi condivisi e tutti gli uomini di Trigoria con cui ho vissuto giorno per giorno. Ringrazio anche i tanti tifosi che, in un momento delicato della mia vita di sportivo e di romanista, mihanno riempito di attenzioni. Le parole di Cesare Prandelli che, prima di me, ha vissuto l’entusiasmo dei colori giallorossi e oggi siede sulla panchina della nostra Nazionale, mi hanno commosso, e poi tra i più noti Carletto Mazzone tempra di romanista d’acciaio e Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia. Grazie, Roma! Auguro a Vincenzo Montella e ai miei ragazzi di tenere alta la bandiera della Roma sempre e ovunque ». Lo stile di Ranieri anche nell’addio. Uno stile che gli ha consigliato di lasciare con le dimissioni, vere, non di facciata. Da quello che ci risulta, da entrambe le parti, Ranieri ha rinunciato alle quattro mensilità che aveva ancora garantite dal suo contratto. Un conto, molto vicino alla realtà, certifica che l’ex allenatore della Roma ha rinunciato a un milione e duecentomila euro lordi,circa settecentomila netti. SALUTI -L’ultima giornata da tecnico della Roma, per Claudio Ranieri era cominciata molto presto. Con la sua Smart si era presentato ai cancelli di Trigoria intorno alle nove e trenta, trenta minuti prima dell’arrivo della dottoressa Rosella Sensi. L’incontro tra i due, molto cordiale, ha sancito l’addio definitivo. Poi ci sono stati i saluti con il personale di Trigoria, a cominciare dai dirigenti. Per non finire, però, con i giocatori. Da quello che siamo riusciti a venire a sapere, non c’è stato nessun incontro con lo spogliatoio dove, peraltro, già erano presenti tutti i giocatori. Poi pochi minuti prima delle undici, l’uscita da Trigoria per tornare a casa. Il futuro sarà da qualche altra parte. In Premier dicevano ieri con sicurezza gli inglesi.
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