rassegna stampa roma

Ranieri: Non mi dimetto

(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo) – Claudio Ranieri incassa il colpo del­la seconda sconfitta all’Olimpico in quattro giorni.

Redazione

(Corriere dello Sport - G. D'Ubaldo) - Claudio Ranieri incassa il colpo del­la seconda sconfitta all’Olimpico in quattro giorni.

Due rovesci che compromettono for­se in modo irrimediabile la tormentata sta­gione giallorossa. Per passare il turno ci vor­rebbe un’impresa eclatante in Ucraina l’8 marzo. Ma il tecnico di San Saba riesce a vedere aspetti positivi e non vuol sentire parlare di crisi: «Gli episodi hanno giocato un ruolo im­portante. Eravamo partiti molto bene, la squadra ha fat­to tutto quell che doveva, li abbiamo pressati e siamo riu­sciti a ripartire bene. Sapeva­mo che loro lì davanti erano pericolosi» . PARI - Il pareggio subito dopo il gol del van­taggio ha segnato il crollo: «Abbiamo preso il gol 45 secondi dopo il vantaggio. Dovevamo stare più attenti più freddi e invece ci siamo esposti al contropiede. Eppure avevamo avu­to palle stupende per passare prima in van­taggio. Dobbiamo accettare questa amara sconfitta, ma sono soddisfatto del comporta­mento della squadra. Ha sbagliato in alcune situazioni, ma non ho nulla da rimproverare. Il pubblico ha fischiato, quando si perde ha ragione. Nella ripresa abbiamo cercato la ri­monta, non siamo riusciti a pareggiare, ma ci abbiamo provato fino alla fine. In questa prima partita loro sono stati favoriti dagli episodi, chissà se nella seconda sarà diver­so...» . DIFFERENZA - Questa volta la differenza l’hanno fatta gli at­taccanti: «Douglas Costa è un fenomeno, lui e gli altri brasi­liani sono giovani ma bravis­simi. Non era facile interpretare questa par­tita, ma non l’abbiamo sbagliata, anzi. Ab­biamo giocato bene e abbiamo messo sotto pressione lo Shakhtar per tutto il secondo tempo. Ma non ci è andata bene, abbiamo avuto le occasioni per pareggiare. Non ci sia­mo mai arresi, abbiamo tirato in porta ven­tuno volte. I giocatori si sono sacrificati. Nel­l’intervallo non ho trovato una squadra de­pressa, ma i ragazzi erano arrabbiati per il risultato. Ho detto loro che la potevamo ri­prendere come contro il Bayern Monaco, ma non ci siamo riusciti» . SPERANZA - C’è ancora una debole speranza di passare il turno: «Abbiamo perso all’Olimpi­co, ma possiamo andare in Ucraina e fare due gol. Non partiamo battuti. Mancano venti giorni, possono cambia­re tante cose. Ma loro non so­no sprovveduti, sono una grande squadra che può con­tare su buonissimi giocatori» .Secondo Ranieri la Roma non è a pezzi: «I limiti esistono, forse abbiamo considerato questa squadra troppo grande. Lo scorso anno quando sono arrivato sembrava tutto finito, ma anche ora non è tutto da buttare. Ci sono periodi sfortu­nati, dobbiamo continuare a lavorare tanto ». SCELTE - Quando parla delle scelte invia una stoccata a Borriello. Quando l’attaccante era in panchina era evidente la sua delusione. Ranieri spiega: «Potevo avere qualche dub­bio se mi avesse fatto vedere qualcosa in quella mezz’ora in cui è stato in campo, in­vece... Riise è un punto di riferimento impor­tante, tirarlo fuori mi sembra sempre un po’ difficile. Castellini comunque ha fatto un ot­timo secondo tempo» . ORGOGLIO - Infine Ranieri tira fuori il suo orgoglio: «Alle di­missioni non ci penso. I fischi me li prendo io, me li carico io perchè per me la squadra ha fatto una grande partita. Le responsabilità me le prendo tutte. A fine anno quello che avremo sarà quello che ab­biamo meritato, il calcio è così. Sento di ave­re la squadra sotto controllo, se non mi vo­gliono basta che si riuniscono e me lo dica­no. Non ci sono problemi. Ma contro lo Sha­khtar non ho visto una squadra in crisi, non abbiamo smesso di lottare. Ma c’è una certa fragilità, dopo il secondo gol la reazione è stata scomposta» .