(Il Romanista - G.Losi) - Questa sera ci aspetta un impegno importantissimo, fondamentale nella corsa verso lo scudetto. Andiamo a Milano per affrontare l’Inter e dovremo andarci con la mentalità giusta, con la consapevolezza che possiamo vincere.
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Questo Menez pare Ghiggia
(Il Romanista – G.Losi) – Questa sera ci aspetta un impegno importantissimo, fondamentale nella corsa verso lo scudetto. Andiamo a Milano per affrontare l’Inter e dovremo andarci con la mentalità giusta, con la consapevolezza che...
L’obiettivo non dovrà essere quello di non perdere, ma quello di fare bottino pieno, perché questa Roma ne ha tutte le capacità. Dovremo fare una grande partita per dimostrare chi siamo, per dimostrare che siamo noi l’antiMilan. Oltretutto, la vittoria diventa un obbligo dopo i due punti persi mercoledì con il Brescia, punti che dovremo andare a riprenderci a Milano. Sarà una gara difficile, perché l’Inter è una squadra molto forte, ancor di più ora che ha acquistato Pazzini, uno che fa davvero la differenza, come noi stessi abbiamo purtroppo già sperimentato. Ma l’Inter non è solo Pazzini, davanti ha molti giocatori in grado di risolvere la partita, per questo la difesa dovrà giocare una gara molto accorta e di grande attenzione. D’altra parte, anche noi abbiamo delle punte straordinarie, in grado di mettere in seria difficoltà qualsiasi squadra. Mancherà Totti, è un peccato, ma chi giocherà non lo farà sicuramente rimpiangere, perché la Roma, in fatto di qualità, probabilmente non è seconda a nessuno. In particolare Jeremy Menez ci sta davvero deliziando con le sue giocate, è in una condizione di forma straordinaria. Per corsa e dribbling, mi ricorda un po’ Alcides Ghiggia, mio vecchio compagno per tanti anni alla Roma. Alcides era un’ala classica, mentre Menez ama più svariare su tutto il fronte d’attacco, ma sicuramente Ghiggia era, come lo è oggi Menez, un giocatore in grado di saltare l’uomo e creare la superiorità numerica. In questo sì, Jeremy mi ricorda Alcides. Infine, vorrei spendere due parole sulla questione societaria. Le voci di questi ultimi giorni danno ormai vicina la conclusione della trattativa con la cordata americana. Credo, e spero di non sbagliarmi, che si tratti di gente seria, che saprà fare grande questa società e questa squadra, portandola a quei traguardi che i tifosi giallorossi sognano e meritano. Ma soprattutto mi auguro che, chiunque venga a Roma, sappia continuare il grande lavoro svolto in questi diciotto anni dalla famiglia Sensi.
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