rassegna stampa roma

Quattro centrali per la Roma

(Corriere dello Sport – P.Torri) – Alla ricerca del nuovo Mexes. Se, per la Roma che verrà, prima non lo era, dopo l’ufficializzazione dell’addio del francese alla Roma, l’acquisto di un terzo difensore centrale di livello, è...

Redazione

(Corriere dello Sport - P.Torri) - Alla ricerca del nuovo Mexes. Se, per la Roma che verrà, prima non lo era, dopo l’ufficializzazione dell’addio del francese alla Roma, l’acquisto di un terzo difensore centrale di livello, è diventata una priorità di mercato (se poi a fine sta­gione dovesse esserci l’addio anche di Juan, allora il problema si raddoppiereb­be)

. Sulla quale si lavorava da tempo e si continuerà a lavorare. Seguendo un iden­tikit con precise caratteristiche: giovane, emergente, se possibile già con una buo­na esperienza di calcio a un certo livello, con uno stipendio non esagerato. In que­sto senso si possono fare quattro nomi che sono sull’agenda del prossi­mo direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini. I nomi sono quelli di Johan Djourou, Nicolas Otamen­di, Neven Subotic, Simon Kjaer.

DJOUROU -E’ uno dei tanti giocatori scoperti e valoriz­zati da Arsene Wenger per l’Arsenal. Ventiquattro an­ni, una prepotenza di fisico che è meglio sempre averlo come amico, forte di testa, con piedi discreti avendo cominciato la carriera da centrocampista, è arrivato in Premier nell’agosto del 2003, esordendo in campionato a dician­nove anni esperienza nelle giovanili, ha partecipato all’ultimo Mondiale (tre pre­senze) con la maglia della Svizzera. E’ della Costa d’Avorio, ma ha passaporto svizzero e gli elvetici, pur non facendo parte dell’Europa, sono considerati come comunitari. E’ un giocatore per il quale Wenger ha lasciato andare via Gallas, ha margini di miglioramento enormi, ha un contratto in scadenza nel 2013, ha l’età per poterci contare per il presente e un futuro pure piuttosto lontano. Il prezzo non dovrebbe andare oltre i sette-otto mi­lioni di euro.

OTAMENDI-Argentino, ventitrè anni appe­nacompiuti, centrale ma in grado di gio­care anche sulla fascia come ha fatto nel recente mondiale sudafricano nella nazio­nale allora allenata da Diego Armando Maradona. In Argentina è considerato l’erede di Walter Samuel. Nel mercato dell’estate scorsa si è trasferito in Euro­pa, approdando al Porto con cui domeni­ca scorsa ha vinto il campionato con cin­que giornate d’anticipo. Il suo eventuale arrivo, potrebbe dare anche un’importan­te indicazione per l’allenatore. Al Porto è allenato da Villas Boas, tecnico che è in­dicato come il futuro allenatore della Ro­ma americana.

SUBOTIC -Serbo di origini bosniache con passaporto statunitense, ventitrè anni da compiere il prossimo dieci dicembre, è esploso quest’anno nel Bo­russia Dortmund che è a un passo dal vincere la Bunde­sliga. Grande fisico, altezza da giocatore basket, una garanzia nel gioco aereo, deve migliorare in velocità, i margini per farlo ci sono. Dopo aver giocato nelle na­zionali giovanili della Ser­bia, dal 2009 è un punto fis­so della nazionale maggiore serba. Il prezzo del cartelli­no, dopo l’ottima stagione che sta giocando, non è in­feriore ai dieci milioni di euro.

KJAER -Danese, nazionale, ha appena compiuto ventidue anni, già conosce il no­stro campionato, avendo giocato per due stagioni con la maglia del Palermo. Dove arrivò grazie all’intuito di Walter Sabati­ni che lo prese dal Midtylland per poco poco meno di quattro milioni di euro. Per poi rivenderlo, l’estate scorsa, al Wol­fsburg per tredici. Il club tedesco sta ri­schiando la retrocessione, dovesse anda­re in B, è molto probabile che il danese venga messo sul mercato, probabilmente a una cifra inferiore a quella che è stata pagata dal club tedesco.