(Il Romanista - F.Cassini) - Ancora una giornata interlocutoria per quanto riguarda la deifinizione del centrocampo della Roma, reparto nevralgico negli schemi di Luis Enrique, come le indicazioni emerse dall’amichevole di Budapest hanno ribadito: fra la certezza De Rossi e la promessa Viviani c’è un vuoto difficile da colmare.
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Quanti dubbi su Lucho Gonzalez. E spunta Petrovic
(Il Romanista – F.Cassini) – Ancora una giornata interlocutoria per quanto riguarda la deifinizione del centrocampo della Roma, reparto nevralgico negli schemi di Luis Enrique, come le indicazioni emerse dall’amichevole di Budapest...
Anche perché, per un Greco che contro gli ungheresi si è mosso bene c’è un Bertolacci che presto dovrebbe trasferirsi in prestito al Lecce e pure un Pizarro che più che con la Roma ha problemi di compatibilità con gli schemi dello spagnolo. La caccia al centrale è allora più aperta che mai e forse mai come ora più difficile da decifrare sembrano gli obiettivi di Sabatini. Lucho Gonzalez si può fare, ma non è detto che la Roma voglia farlo. Questa in sintesi la situazione per quel che concerne il trentenne centrocampista del Marsiglia: a frenare un’operazione che Sabatini potrebbe chiudere quando vuole sono le perplessità sull’età e l’ingaggio oneroso che il giocatore percepisce. Ieri dalle pagine de L’Equipe il tecnico dell’Ilympique Didier Deshamps ha messo fretta a Gonzalez, dicendo di aver bisogno di capire nel più breve tempo possibile - l’inizio della Ligue 1 è alle porte - quali siano i giocatori che avrà a disposizione. Insomma, il dubbio Lucho Gonzalez dev’essere sciolto e la Roma deve decidere se prendere o lasciare. Non è da escludere, fra l’altro, che la pista che porta all’argentino sia in realtà una sorta di specchietto per le allodole, un tentativo di depistaggio dal vero obiettivo di Sabatini, in attesa di conoscere l’esito della trattativa fra Partizan e Blackburn Rovers per Radosav Petrovic, classe ’89, centrocampista della squadra di Belgrado e della nazionale serba. I contatti con il Partizan ci sono, la valutazione del suo cartellino si aggira intorno ai tre milioni di euro, il problema non è nemmeno più il passaporto, visto che la partenza di Vucinic ha liberato un posto da extracomunitario. L’ostacolo è piuttosto la concorrenza del Balckburn, anche se l’affare, sebbene prossimo alla conclusione, non è stato ancora chiuso.
IL PEK Un capitolo a parte è quello relativo alla situazione di David Pizarro. Il cileno, in campo a Budapest nel secondo tempo, resterebbe volentieri alla Roma, ma a spingerlo verso l’addio sarebbe la prospettiva del poco spazio che sembra destinato a trovare nella posizione che gli ha dato in campo Luis Enrique, non esattamente la più adatta alle sue caratteristiche. D’altra parte, che l’arretramento di De Rossi a vertice basso dei tre di centrocampo avrebbe finito inevitabilmente per togliere spazio a Pizarro era chiaro fin dai primi allenamenti di Riscone. Quello che resta da capire è se il cileno abbia voglia di restare nonostante questo, sapendo che, nel caso volesse andare via, a Trigoria sarebbero disposti a consegnargli il suo cartellino.
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