rassegna stampa roma

“Totti, sei il numero uno”

(Il Messaggero) Thomas DiBenedetto junior si è presentato ieri pomeriggio al diamante Caselli, il campo da baseball dal fuoricampo più lungo d’Europa. Emozionato, alternava allenamento a interviste.

Redazione

(Il Messaggero) Thomas DiBenedetto junior si è presentato ieri pomeriggio al diamante Caselli, il campo da baseball dal fuoricampo più lungo d’Europa. Emozionato, alternava allenamento a interviste.

Come sarà la Roma dei DiBenedetto?«Non ne abbiamo ancora parlato. Manca l’ufficialità, non dico nulla». Le piacerebbe Carlo Ancelotti come nuovo allenatore?«No comment». Conosce almeno i campioni più noti?«Seguo Francesco Totti e pure De Rossi. Sono amante del calcio, come tutta la mia famiglia». La vostra Roma riparte da Totti?«Giocherebbe titolare in qualsiasi squadra, chi ce l’ha se lo deve tenere stretto. Lo apprezzo molto». Sino a che punto è appassionato di football? «Seguo Mondiali e Champions League. Da bambino con mio fratello ho giocato a pallone, a nove anni».Ricordi particolari?«A Usa ‘94 ero allo stadio per Argentina-Grecia, mi è rimasto impresso il viso di Maradona dopo il suo gol».Come sarà la Roma della famiglia DiBenedetto?«So che papà è impegnato a decidere dove vivere e come organizzarsi. Ne riparleremo».Se la sente di pronunciare un bel “Forza Roma?”.«No, fra l’altro non parlo italiano. Mio padre non gradirebbe». Lei è già stato nella capitale d’Italia?«Solo una volta, avevo 13 anni. Ricordo il Colosseo e città del Vaticano». Arriva qui a giocare a baseball solo perchè figlio del prossimo presidente della Roma?«No, l’interesse della presidentessa Graziella Casali è stato precedente alle voci sulla società giallorossa». Nell’ultimo Mondiale gli Stati Uniti sono usciti al secondo turno, prenderete qualche nazionale americano?«Il discorso è molto prematuro, poi sono scelte che non spettano a me. Comunque anche il mio paese si fa rispettare, nel soccer». Suo padre venne all’Olimpico a seguire Roma-Inter, all’andata.«Mi raccontò di una bella partita, fu una vittoria entusiasmante».