rassegna stampa roma

“Sabatini è un fuoriclasse”

(Il Romanista – M.Macedonio) – In qualità di amico di vecchia data, Dario Canovi aveva già avuto parole di stima nei confronti di Walter Sabatini. E, chiamato ad esprimere di nuovo una valutazione sul neo direttore sportivo, è...

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(Il Romanista - M.Macedonio) - In qualità di amico di vecchia data, Dario Canovi aveva già avuto parole di stima nei confronti di Walter Sabatini. E, chiamato ad esprimere di nuovo una valutazione sul neo direttore sportivo, è altrettanto prodigo di giudizi positivi: «Non ho certo cambiato opinione – dice uno dei decani tra i procuratori. – Né come amico, né come operatore di mercato.

Ribadisco che in Italia, tra quelli che hanno maggior competenza, soprattutto a livello internazionale, Sabatini è tra i tre o quattro migliori in assoluto, insieme a Corvino e pochi altri. Credo che la dimostrazione della serietà del progetto di DiBenedetto stia proprio nell’averlo scelto, così come mi sembra faranno parte del nuovo organigramma Franco Baldini e Claudio Fenucci, che nei rispettivi settori costituiscono il top. Come si muoverà Sabatini? Se conosco Walter, so che non sbandiererà quali sono gli obiettivi della Roma. Cercherà quindi di lavorare il più possibile in sordina, com’è ovvio, anche per non far lievitare i prezzi. Dove andrà? In Argentina ci sono sempre dei giovani interessanti, ma credo che, prima di tutto, vorrà sciogliere il nodo principale, che è poi quello del tecnico. Anche perché un direttore sportivo, intelligente e accorto come lui, prende giocatori che vadano bene per il tipo di allenatore che lui e Baldini sceglieranno. E che a mio parere, non è stato ancora scelto. Se si fa un’analisi del mercato in questo momento, è difficile sapere su chi è possibile andare. So che hanno provato con Villas Boas, ma so anche che è molto difficile che lui si muova dal Porto. Più che per la clausola rescissoria, per una sua volontà di rimanere lì per vincere ancora con quella squadra. Le scelte di mercato dipenderanno molto da questo. Perché se prendo Ancelotti, ho bisogno di determinati giocatori; se vado invece su Mazzarri o Gasperini, me ne servono con altre caratteristiche. Certo, se prendo un difensore centrale, può andar bene con chiunque, ma se già parliamo di esterni, le cose cambiano».

«Penso che il primo passo di DiBenedetto sia stato l’acquisto di un fuoriclasse del mercato» dice un altro grande procuratore sportivo, Antonio Caliendo, a proposito dell’ufficializzazione di Sabatini a ds della Roma targata USA. «E sono certo che, accanto a lui, verrà messo in cantiere il completamento di un gruppo di lavoro di primissimo ordine. Sabatini avrà ora certamente da fare per mettere a posto lo scacchiere, partendo da quelle che saranno le strategie aziendali. Dopodiché, si presenterà sul mercato con le idee più che chiare. Il Sudamerica? Diciamo che Sabatini ha una rete di conoscenze e di rapporti consolidati che, dopo tanti anni di esperienza, gli permettono di muoversi nel modo migliore su quel mercato. E lo ha dimostrato, con acquisti azzeccatissimi che hanno fatto la fortuna di più di una squadra. Penso che ci sorprenderà ancora con degli acquisti importanti, riuscendo soprattutto a garantire l’economia di una società, che vuol dire bilanci puliti, e agendo quindi di conseguenza agli sforzi che si possono fare. Partendo dall’allenatore e dal tipo di squadra che questo vorrà mettere in campo». «Un grandissimo acquisto» lo definisce anche Beppe Bonetto. «È semplicemente il più bravo. Di una categoria superiore» continua il procuratore di tanti giocatori importanti. «E glielo dice uno che è molto tirato nei giudizi. Anzi, aggiungo che Sabatini, con cui non sono mai andato a cena, una volta mi stava anche poco simpatico, perché non è uno portato alle pubbliche relazioni, se non con gli amici. E questo è sbagliato, perché si dovrebbe essere disponibili con tutti. Però è davvero bravo (ripete) bravo. Quali saranno le sue prime mosse? Innanzitutto, si tratta di capire quale sarà il budget a sua disposizione, perché la prima cosa, in questo mestiere, è sapere “come” ci si può muovere. Sulla base di questo, credo che farà le scelte più opportune. Datemi ascolto: il suo acquisto equivale a quello di un regista di grandissimo nome. Ma siccome la Roma ce l’ha già, ed è Totti, è come aver preso, comunque, un giocatore di primissima fascia. Come ho detto, non ha un carattere facile, per cui sarà importante che lo lascino lavorare. Ma io sono certo che lavorerà nel migliore dei modi».