(Corriere dello Sport-A.Polverosi) Due partite per diventare padrone della Nazionale. Mario Balotelli si ferma davanti ai taccuini per certificare il suo nuovo ruolo: gol segnato e vittoria in Polonia,
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“Roma voglio restare ma ora è tutto fermo”
(Corriere dello Sport-A.Polverosi) Due partite per diventare padrone della Nazionale. Mario Balotelli si ferma davanti ai taccuini per certificare il suo nuovo ruolo: gol segnato e vittoria in Polonia,
gol sbagliati e sconfitta con l’Uruguay, ma in ogni caso è sempre lui il protagonista. Sul piano del gioco, nelle due gare è stato il migliore.
Quella di ieri, sotto il sole e poi sotto le stelle di Roma, è stata la sua giornata. Di mattina si è sentito toccato dalle parole del Capo dello Stato, di sera ha fatto un partitone, di notte ha fatto pace con Totti, dopo lo scontro e il calcione preso dal capitano della Roma nella famosa partita di Coppa Italia. «Ma non c’erano problemi nemmeno prima, queste sono cose che nascono e muoiono sul campo. A Totti ho detto “in bocca al lupo”, nient’altro», racconta Balotelli nel cuore dell’Olimpico. «Contro l’Uruguay abbiamo fatto una grande partita, loro sono forti, hanno picchiato un po’, ma questo è il calcio. L’unico rammarico è legato ai gol che abbiamo sbagliato, non voleva entrare, speriamo di segnare la prossima volta. Questa Nazionale può andare all’Europeo per vincerlo, sennò finisce il mondo...».
MORATTI E NAPOLI - Il suo ex presidente gli ha appena inviato, attraverso i giornali, un messaggio molto chiaro: «Riprenderei Balotelli anche domattina». Risposta di Mario: «Grazie». Ma il suo futuro, almeno quello più vicino, non è in Italia. «Adesso no, non torno. Un giorno vedremo. Ho fatto il nome di Inter e Milan, ma ci sono anche altre squadre, in Inghilterra e in Spagna». Però Napoli... «Napoli è una città che mi piace molto». Anche questo è un messaggio, tocca a De Laurentiis raccoglierlo. Poi Balotelli torna a raccontare le sue giornate extracalcistiche con la Nazionale. «Il viaggio a Rizziconi è stato un gesto forte, sono contento perchè ho reso felici i bambini. Al Quirinale, invece, ho ascoltato le parole del Capo dello Stato (quelle sui nuovi cittadini italiani, ndr) che sembravano dette per me e la mia storia».
IL CONTRATTO DI DE ROSSI -Anche il romanista è arrabbiato per il risultato (non per il gioco, tutt’altro) e anche lui ha qualcosa da spiegare sul suo futuro, sul rinnovo del contratto con la Roma. «Ripeto che la mia volontà è quella di rimanere, ma le cose sono ferme a come erano l’ultima volta, non c’è nulla da dire.Se ci fossero novità farei una conferenza stampa. Divento matto quando leggo gli “avrebbe detto a un amico” oppure “avrebbe parlato davanti a un ristorante”. Sono sincero, l’anno scorso ho pensato di andare via, ma se la trattativa si fosse interrotta non staremmo a parlare, invece stiamo parlando».
LA RABBIA DI OSVALDO - Al debutto da titolare, non ha fatto la partita che l’Olimpico si aspettava. Ma lui si è piaciuto e soprattutto gli è piaciuta l’Italia. «Meritavamo di vincere, è stata una partita a senso unico. Sono arrabbiato con me stesso perchè non ho fatto gol, ma penso di essermi inserito bene. Con Balotelli non ci sono mai stati problemi in campo, anzi, ci siamo scambiati spesso la palla. La distanza fra noi e l’Uruguay? In questo momento l’Italia è una delle squadre migliori sul piano del gioco».
GRANDE ITALIA -
Per la verità la Nazionale è piaciuta, e tanto, a tutti i protagonisti. Balzaretti: «C’è rammarico solo perchè non siamo riusciti a fare gol, ma la prestazione è stata molto positiva, abbiamo giocato una bellissima partita» . Montolivo: «Abbiamo fatto una buona gara, loro sono stati bravi e fortunati a trovare il gol subito. Nel gioco, l’Uruguay non ci è stato superiore, anzi» . Pepe: «Il pareggio? Nel secondo tempo ha giocato solo l’Italia. Mi dò un buon voto, penso di meritare la Nazionale» . Chiellini: «Abbiamo concesso una sola occasione, non meritavamo di perdere» . Buffon (che ha raggiunto Zoff a 112): «Il prossimo obiettivo? Giocare il più possibile in Nazionale. Mi auguro di poterlo fare ancora fino a 150 partite, poi ci fermeremo». Battuta del capitano sulla richiesta del risarcimento danni richiesto dalla Juve: «Commento con il sorriso: se la Juve dovesse essere risarcita, il giorno dopo chiederei il rinnovo del contratto».
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