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“Roma sei la mia prima scelta”

(Il Romanista) – Una conferenza tanto breve e snella, quanto è alto lui: Maarten Stekelenburg, da ieri anche per il mondo il nuovo portiere della Roma «per moltissimi anni» come ha tenuto a precisare – introducendolo – Walter...

Redazione

(Il Romanista) - Una conferenza tanto breve e snella, quanto è alto lui: Maarten Stekelenburg, da ieri anche per il mondo il nuovo portiere della Roma «per moltissimi anni» come ha tenuto a precisare – introducendolo – Walter Sabatini. Era lui la prima scelta, sarà lui il “primo portiere” romanista, e per lui la Roma è stata «sempre la prima scelta», non solo «perché è arrivata prima».

Per molti la sensazione di aver ritrovato un numero uno vero dopo tanto tempo, forse dai tempi di Franco Tancredi. I due si sono conosciuti in questi giorni. Il binomio è affascinante, le garanzie sono totali: il preparatore dell’Inghilterra (oltre che il portiere della Roma Campione) e il vicecampione del Mondo campione d’Olanda. Tancredi che allena Stekelenburg: la Roma ricomincia veramente dal principio. Bello. In conferenza, dopo aver lasciato alle ore 9 il Parco dei Principi dove ha alloggiato con la famiglia, Stekelenburg è apparso da una parte enorme, prima di mettersi seduto, e poi totalmente tranquillo e a suo agio. Poche parole, concetti chiari, che poi sono soprattutto uno: «Sono qui per vincere». Semplice, ma mica facile. Alla fine la cosa più bella di questa conferenza da Sala Champions al Fulvio Bernardini di Trigoria è stata la presenza del piccoletto Stekelenburg e di sua mamma: biondissimo, biberon e tanti «papà» urlicchiati in sottofondo mentre il papà si presentava in primo piano romanista al mondo. Anche tenera come situazione. C’erano anche i genitori, arrivati tutti insieme col pulmino. Un senso di famiglia che fa bene e quello schiamazzo in sottofondo a ricordare la metafora continua di questa estate, fatta più volte da Luis Enrique e “inaugurata” il 14 luglio da DiBenedetto, che è proprio del bambino. Allora ci sta benissimo che il numero di maglia scelto dall’olandese volante (banale ma calzante) sia il 24 perché «è la data di nascita di mio figlio». Ventiquattro, la vigilia, d’altronde quest’estate è un po’ come un lungo natale della Roma. Ecco il testo della conferenza stampa introdotta dalle parole di Walter Sabatini («Spero che Maarten Stekelenburg sia il portiere della Roma per i prossimi anni).

Poi ha parlato direttamente il portiere: «Buon giorno a tutti, voglio introdurre questa conferenza dicendovi che sono molto felice di essere qui. Sono molto orgoglioso di essere qui e aspetto soltanto che la stagione cominci». Poi le domande e le risposte. Oltre alla Roma l' hanno cercata altre squadre?La Roma è sempre stata la prima scelta?"Sì. La Roma è apparsa molto presto. La Roma mi ha cercato. La Roma è tutto quello che volevo e desideravo. Sono felice di essere qui".

Quali sono i tuoi pregi e dove invece senti di poter migliorare? Vuoi lasciare un messaggio ai tifosi? "Spero non vedrete i miei difetti, ma solo i miei pregi. Farò il massimo, cercherò di fare del mio meglio e spero sarà abbastanza. Un messaggio ai tifosi? Forza Roma! (in italiano ndr)" .

Riguardo il suo infortunio alla mano della scorsa stagione. I giornali olandesi paventavano alcuni dubbi sul suo recupero, oggi come sta? Che infortunio è stato? "Mi sono rotto il pollice della mano sinistra, i giornali dicevano che mi sarei bloccato per tre-quattro mesi, ma sono stato fermo due-tre mesi. Ora sto bene, non sento alcun dolore e non ho alcun problema.

Volevo chiederle se conosce la squadra e se si è fatto un’idea sui possibili obiettivi della Roma. Si può vincere subito qualcosa? Ha conosciuto la proprietà?"Sono stato qui per le visite mediche lo scorso week end, ho conosciuto Luis Enrique, Franco Tancredi e alcuni compagni. Ho iniziato solo oggi l’allenamento e sono contento di essere finalmente qui. L’obiettivo per me è giocare per vincere e per vincere trofei".

Nei giorni della trattativa ha saputo che lo staff tecnico giallorosso aveva considerato altri portieri, come Romero e Kameni? E’ stato fastidioso?"Ho parlato col mio manager e ho saputo di questi due nomi, ma ora sono qui e sono felice di esserlo".

Come mai il 24 come numero?"E’ la data di nascita di mio figlio".

Quanto ha influito il progetto tecnico della Roma nella scelta di venire qui? "Ho sentito che mi volevano davvero. Ho parlato con Luis Enrique e ho conosiuto il suo progetto, lui lo ha sempre avuto a cuore e oggi ce l’ho a cuore anche io. Abbiamo parlato della struttura, di come imposterà il gioco e prenderà parte a tutto molto volentieri. Penso sarà un bel team dal punto di vista del gioco".

Ha un modello o un idolo come portiere?"No, ma van Der Saar credo sia stato uno dei migliori".

Crede ci sia un miglior portiere in Serie A in questo momento? E’ qui per diventare il migliore? "Credo che Buffon sia un ottimo portiere e non sono qui per dire che sarò il migliore. Io farò del mio meglio e cercherò di fare una buona stagione, non mi importa essere migliore di qualcun altro, ma stare bene e fare bene nella mia squadra".

Sabatini ci ha detto che la ringrazia molto per la concretizzazione dell’operazione.Quale è stato il suo ruolo? "No, non è stato solo grazie a me, ma grazie al mio manager e al mio staff. Posso solo dire che voglio giocare per la Roma, che volevo giocare per la Roma e che sono contento di essere finalmente qui dopo qualche settimana.