rassegna stampa roma

“Roma, la strada è in discesa”

(Corriere dello Sport – P. Torri) – Ansia. Impazienza. Nei casi più patologici, e sia chiaro che lo diciamo come un compli­mento, angoscia. E’ questo lo sta­to d’animo della tifoseria della Roma che da mesi, meglio dire anni...

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(Corriere dello Sport - P. Torri) - Ansia. Impazienza. Nei casi più patologici, e sia chiaro che lo diciamo come un compli­mento, angoscia. E’ questo lo sta­to d’animo della tifoseria della Roma che da mesi, meglio dire anni (sette più o meno), è in atte­sa del nuovo corso.

E questi ulti­mi intoppi burocratici da supera­re per brindare al definitivo pas­saggio di consegne, sono vissuti con una crescente impazienza, fi­glia legittima di tutto quello che è accaduto nel passa­to, recente e remo­to. Ci sta e si può capire perfetta­mente. Ma, ieri, pur in una giornata in cui non si è fatta ancora definitiva chiarezza, una medicina più che buona per rasserenare il popolo giallorosso, a somministrarla ci ha pensato l’amministratore de­legato di Unicredit, dottor Fede­rico Ghizzoni.

«CI SIAMO» - Lo ha fatto dai micro­foni della trasmissione «La poli­tica nel pallone» su Gr Parlamen­to. Da qui, il dottor Ghizzoni, ha dispensato fiducia e ottimismo, compresi i tempi di chiusura del­la trattativa, quello che viene de­finito ilclosing.Sul quale, negli ultimi giorni, si erano diffuse in­discrezioni di nuovi rinvii e ulte­riori slittamenti fino ad arrivare al mese di luglio, in pratica quan­do la nuova Roma dovrà partire per il ritiro di Riscone di Bruni­co (la partenza ci sarà verosimil­mente dopo il dieci luglio e si ri­marrà tra le Dolomiti per due settimane). Per il dottor Ghizzo­ni, invece, tutto dovrebbe conclu­dersi prima, in modo da conse­gnare la società giallorossa agli americani nelle prossime due-tresettimane:« Si aspettava l’Anti­trust, ora la strada è in discesa, è questione di pochi giorni. Credo ci siano discussioni in corso, l’an­nuncio dovrebbe essere fatto a breve, a cominciare dall’allena­tore, ma ovviamente lo lascio al­la società. Ho sempre detto che il nostro prioritario interesse era quello di valorizzare il nostro in­vestimento, ma soprattutto por­tare una proprietà seria per il fu­turo della Roma. Da questo pun­to di vista non poteva esserci so­luzione migliore. E noi daremo il me­glio per far conti­nuare la Roma a essere competitiva. All’inizio della trat­tativa ci sono stati contatti con im­prenditori italiani, ma la soluzione giusta era questa e, quindi, ab­biamo proseguito per la nostra strada. I tifosi non devono preoc­cuparsi, possono stare tranquilli. Gli americani sono convinti di questa operazione e daranno il meglio per portare la Roma a es­sere competitiva come lo è stata negli ultimi anni ».

STADIO - Nel corso della lunga in­tervista, il dottor Ghizzoni, ha toccato anche l’argomento stadio e la sponsorizzazione Unicredit per la Champions League:« In Italia c’è bisogno di nuovi stadi. Ho parlato con il segretario ge­nerale dell’Uefa, David Taylor, e mi spiegava come si stava allar­gando il gap tra le strutture ita­liane e quelle degli altri paesi. Noi come banca italiana siamo disposti a supportare progetti economicamente validi per gli stadi. Dopo due anni di sponso­rizzazione della Champions, vi­sto il successo ottenuto, era logi­co rinnovare per altri tre».